249 partite in Serie A, oggi è un coltivatore diretto | Il pallone era più leggero della zappa

Dopo aver appeso le scarpette al chiodo il giocatore ha cambiato radicalmente vita e si è cimentato in un business completamente diverso
L’assioma secondo cui gli ex calciatori si cimentino nelle carriere da dirigenti o da allenatori è stato ormai sdoganato. Negli ultimi sono in tanti a dire addio al mondo del calcio una volta terminata l’attività agonistica.
Chi per le pressioni, chi perché vuole dedicarsi alla famiglia, chi perché con i guadagni ottenuti negli anni ha voglia di mettere in piedi un proprio business, ma fatto sta che questo trend è sempre più in auge.
Il protagonista della storia che stiamo per andare a raccontare ha deciso di intraprendere una strada per certi versi “stupefacente”. Un qualcosa di inimmaginabile e che ha destato enorme curiosità tra gli appassionati di calcio.
Ha fatto parte dell’incredibile Palermo di Zamparini che per diversi anni ha centrato la qualificazione alle coppe europee e ha militato anche nelle file di Lazio e Parma. Avete capito chi è tra coloro presenti nell’immagine sovrastante?
Dal campo ai campi nel giro di pochi anni
La risposta è piuttosto semplice, si tratta di Mark Bresciano, centrocampista di origini australiane e che ha trovato fortuna in Italia soprattutto in Emilia e in Sicilia. Ritiratosi nel 2015 ha poi deciso di diversificare le sue attività.
In un’intervista rilasciata qualche tempo fa e riportata da goal.com ha parlato dei suoi affari spiegando nel dettaglio di cosa si occupa: “Adesso faccio investimenti nel settore immobiliare e mi occupo di coltivazione di marijuana a scopo medico. In italiano si dice cannabis, vero?. Questo progetto mi dà lo stimolo per alzarmi tutti i giorni. Mi fa letteralmente godere”.

La celebre esultanza di Mark Bresciano
Successivamente però Bresciano ha deciso comunque di tornare ad investire nel calcio contribuendo alla rinascita del Catania di cui è poi diventato consigliere nel corso del tempo. Insomma, di certo non si può dire che sia rimasto con le mani in mano.
Dotato di una buona tecnica e una discreta capacità di inserimento, Bresciano è “passato alla storia” per la sua esultanza da “statua” emulata dai diversi fan negli anni e a quanto pare anche un po’ da Cristiano Ronaldo. L’ex Lazio e Palermo però non ci aveva mai fatto caso, d’altronde anche nella vita è sempre stato abituato a guardare il proprio orticello, in tutti i sensi.
