Modifica improvvisa del contratto: DAZN affossa di nuovo i suoi utenti | Disdette di massa in arrivo

L’emittente televisiva è finita al centro delle critiche per via di un episodio piuttosto recente che ha ha infastidito gli abbonati
Dal suo arrivo in Italia nel 2018, Dazn ne ha fatta di strada. Piano piano si è presa l’esclusiva del nostro campionato di calcio e lo trasmetterà sulle sue frequenze almeno fino al 2029. Niente male per un’emittente straniera.
Nel corso del tempo però è stata spesso oggetto di critiche. Alle volte si sono infatti registrati dei disservizi che hanno impedito ai tifosi di poter vedere buona parte di alcune partite. All’inizio poi il segnale era piuttosto lento e poteva capitare qualche rallentamento.
Problemi tecnici a parte, Dazn si avvale oggi di collaboratori importanti e che narrano le gesta degli eroi del pallone con professionalità e con quel pizzico di simpatia che ci sta sempre bene. Ma non è tutto.
Grazie a Dazn si possono vedere anche la Serie B, i campionati esteri e altri sport meno seguiti come ad la boxe, la mma, il tennis, il ciclismo, il basket e il football americano. Insomma un bel palinsesto che però non sempre basta a placare i malumori dei fruitori.
Il particolare che non è piaciuto agli utenti
Sulla pagina TikTok di Dazn sta infatti circolando il video della furiosa lite tra l’attaccante dell’Inter Lautaro Martinez e il tecnico del Napoli Antonio Conte. Fino a qui nulla di eclatante, eccetto alcuni gesti a cui si sono lasciati andare i due.
Ciò che ha richiamato maggiormente l’attenzione del pubblico è però un breve frame che compare ad un certo punto. Si tratta di una pubblicità di PokerStars nota piattaforma online tramite cui è possibile giocare a poker. Non proprio il massimo visto che si tratta di un gioco d’azzardo.

Le regole inerenti le pubblicità sul gioco d’azzardo
Più di qualcuno ha lamentato questa cosa anche perché stando al Decreto Dignità entrato in vigore nel 2018 non è possibile pubblicizzare questo genere di piattaforme e di giochi in nessuna forma. Al contempo va detto che in questi anni si sono registrati diversi episodi controversi in tal senso. Alcuni hanno in parte aggirato la normativa tramite forme di pubblicità indirette o tramite i social media.
L’Autorità Garante per le comunicazioni (AGCOM) non sempre è intervenuta per fermare questi fenomeni, che però chiaramente oltre a non essere conformi alle leggi, vanno anche a turbare la sensibilità delle persone che magari in maniera più o meno diretta hanno avuto problemi con il gioco.
