Allenamento in stile anni 80: Sinner sta sbagliando tutto | Il 1° posto lo vede col binocolo

Il tennista italiano dopo la questione Coppa Davis è finito di nuovo al centro delle critiche per via di alcune metodologie di allenamento
Jannik Sinner è ormai uno dei protagonisti indiscussi dello sport nostrano. Anche chi non è appassionato di tennis conosce un po’ le sue gesta e di tanto in tanto dà un occhio ai suoi risultati.
La sua affermazione ad altissimi livelli ha fatto avvicinare molti bambini a questo sport e ha rafforzato ancor di più la passione di chi già seguiva con assiduità. Insomma un vero e proprio fenomeno sportivo e mediatico.
Chiaramente questa fama non lascia in dote solo aspetti positivi. Infatti bisogna fare i conti anche con altri fattori che non sono propriamente positivi. Soprattutto nell’era dei social è facilissimo passare in un attimo dalle stelle alle stalle.
Per carità nulla di eclatante e che non possa gestire, però è innegabile che alle volte ci si può ritrovare in situazioni un po’ rognose e in qualche modo bisogna saper sopperire onde evitare di ingigantirle ulteriormente.
Gli allenamenti a Vienna di Sinner
In pratica come riporta la pagina Instagram dnadatennis il campione altoatesino è finito nel mirino delle critiche per via di alcune metodologie di allenamento. Dopo la finale persa a New York aveva infatti dichiarato di voler cambiare qualcosa per migliorare alcuni aspetti come ad esempio sulle discese a rete.
Nel filmato pubblicato dall’account sopracitato si vede Sinner provare appunto degli scambi sotto rete e le battute al volo sulle palle alte. In tanti non ci hanno visto nulla di eccezionale, anzi tra i commenti si può leggere chiaramente “questo lo fanno i bambini alle scuole tennis”.

Le critiche da parte dei leoni da tastiera
Altri lo hanno spronato ovviamente, ma ciò non toglie che per lui non è mai semplice stare dietro all’umore dei fan. Insomma, non è per niente una fase serena per Jannik, che ha già dovuto fronteggiare diverse polemiche dopo aver dichiarato la sua assenza dalla Coppa Davis.
Grazie alla sua tempra nordica però sicuramente si farà scivolare addosso anche questa visto che i risultati sono dalla sua parte anche in un’annata in cui è stato ai box per circa tre mesi. E poco importa se per rimanere al top si sta cimentando in allenamenti definiti da anni ’80. Per lui ciò che conta è proseguire la sua crescita per cercare di primeggiare nel confronto già divenuto eterno con Carlos Alcaraz.
