Alcaraz sventola bandiera bianca: si arrende per il torneo di Parigi | Sinner adesso se lo mangia

Inizia a sentire la pressione del suo rivale: Sinner non molla, Alcaraz frena, lo spagnolo va verso il forfait a Parigi
Nonostante sia giovanissimo, Carlos Alcaraz ha dimostrato di essere già un veterano. Non importa su quale terreno giochi, il classe 2003 è così forte da essere già una realtà del tennis, tant’è che è il più giovane di sempre a diventare il numero 1.
Gli appassionati di questo sport sanno che però non ha vita facile. Questo a causa dell’altro extraterrestre, Jannik Sinner, che in un modo o nell’altro gli dà sempre filo da torcere e lo raggiunge in tutte le finali dei tornei disputati.
L’ultimo scontro tra i due è avvenuto nell’ultima competizione disputata a Riad, il SIX KING SLAM. Dopo aver dominato Novak Djokovic in finale, l’altoatesino ha spazzato via anche lo spagnolo con un 6-2 ed un 6-4, ‘vendicandosi’ della sconfitta agli US Open.
Alcaraz ci aveva anche provato, annullando ben 5 palle break nel secondo set, ma il suo rivale non ha ceduto questa volta. Si è dunque aggiudicato il torneo, 2 edizioni vinte su 2 disputate, battendo entrambe le volte il 22enne.
Parigi in attesa
L’ultimo sforzo di ottobre sarà il Masters 1000 di Parigi. Per oltre 40 anni si è disputato alla Bercy Arena, difatti il torneo veniva soprannominato ‘Parigi-Bercy’ ma da quest’anno si giocherà in una nuova sede, a La Defense Arena.
Una grandissima novità, anche e soprattutto perché questo nuovo campo avrà una capienza di circa 17.500 persone. Sarà il secondo campo più grande al mondo dopo quello degli US Open, e chissà se inaugurerà l’ennesima lotta tra Alcaraz e Sinner.
Il primo posto in gioco
Cedric Pioline, il direttore del torneo, è molto orgoglioso di poter farne parte. Durante un’intervista a AFP, come riporta France24.com, si augura che i due migliori al mondo siano presenti, proprio per i tanti punti in gioco in vista della classifica mondiale.
Un’occasione che entrambi non possono lasciarsi sfuggire, tant’è che lo spagnolo ha già lanciato la sfida. In conferenza stampa ha sostenuto che non è ancora nelle sue migliori condizioni e che nei prossimi mesi vedremo la sua miglior versione mai scesa in campo. Un segnale lanciato al mondo intero, ma soprattutto al suo contendente, che a sua volta sta lavorando su ogni dettaglio per incrementare le sue prestazioni. Nonostante abbiano già vinto tanti Slam, puntano sempre a perfezionarsi, una mentalità fuori dal comune a quell’età che sancisce uno dei dualismi migliori della storia di questo sport.