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Contatti con la Camorra: il Napoli fa la fine di Inter e Milan | De Laurentiis convocato in questura

Aurelio De Laurentiis
Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli – ansa – IlPosticipo.it

Non c’è soltanto la questione milanese, anche a Napoli l’ombra della Camorra sul club azzurro. De Laurentiis in questura.

Il calcio italiano è nuovamente scosso dall’ombra inquietante della criminalità organizzata che si insinua nelle frange più estreme del tifo. Non è la prima volta che si assiste a una commistione pericolosa tra il mondo ultras e gli interessi della malavita, un connubio capace di tenere in scacco società blasonate.

Per anni Inter e Milan hanno dovuto fare i conti con l’intromissione di clan mafiosi che, sfruttando il controllo delle curve e del merchandising illegale, dettavano legge e influenzavano persino le dinamiche interne. Una vera e propria ostaggio che ha macchiato la storia di questi importanti club.

Questa piaga, che sembrava circoscritta ad alcuni ambienti e forse in regressione, ha ora gettato la sua ombra sul Sud, toccando la squadra più rappresentativa della regione: il Napoli campione d’Italia.

La città e il club partenopeo sono finiti al centro di un’indagine che rievoca i fantasmi del passato, suggerendo che anche qui la camorra abbia trovato terreno fertile. L’attenzione si è concentrata su un’area simbolo, quella del celebre Murales di Maradona, ormai vera e propria icona turistica e commerciale della città, dove si sono registrati i primi, clamorosi sviluppi delle operazioni di polizia.

Una zona parzialmente interdetta

Il fulcro della bufera è la celebre zona del Murales, in Largo Maradona, ora parzialmente interdetta e posta sotto sequestro. Le forze dell’ordine hanno infatti apposto i sigilli ad alcuni esercizi commerciali, eseguendo un maxi sequestro di migliaia di capi d’abbigliamento sportivo e gadget del Napoli risultati contraffatti.

L’entità del sequestro e le modalità operative hanno fatto scattare l’allarme: le indagini puntano dritte a verificare l’esistenza di un controllo sistemico di queste attività illecite da parte della criminalità organizzata locale. Tutti gli indizi, infatti, portano alla mano della Camorra.

Tifosi del Napoli
La curva del Napoli sotto la lente d’ingrandimento delle società – ansa – IlPosticipo.it

Un lucroso mercato

Gli inquirenti ritengono che i clan abbiano messo le mani sul lucroso mercato del merchandising pirata, sfruttando la passione dei tifosi per ricavarne ingenti profitti illeciti, bypassando i canali ufficiali del club. In un clima già teso, la notizia che il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, sia stato convocato in questura, forse solo per fornire chiarimenti, ha amplificato la risonanza del caso, portandolo alla ribalta nazionale.

La mossa delle forze dell’ordine, sebbene volta a ripristinare la legalità, ha innescato una serie di speculazioni e reazioni controverse sui social media. Molti utenti hanno avanzato una teoria singolare e provocatoria: che dietro l’operazione di sequestro e la repressione della contraffazione non ci sia solo la magistratura. La tesi popolare è che sia stato lo stesso presidente De Laurentiis, stanco della concorrenza sleale del mercato pirata, a “mandare” le forze dell’ordine per liberarsi degli abusivi.