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“Sei solo una m**da” | LITE EPOCALE con il pupillo di Inzaghi: l’allenatore ha perso la testa

Simone Inzaghi
Simone Inzaghi, ex allenatore dell’Inter – lapresse – ilposticipo.it

In questo calcio che va veloce, ecco una lite epocale tra il pupillo di Simone Inzaghi e l’allenatore. Volano parolone e parolacce.

Da che calcio è calcio, il rapporto tra allenatore e giocatore è un equilibrio estremamente delicato. Spesso, quando la tensione agonistica si alza o i risultati non arrivano, questo legame può incrinarsi, sfociando in litigi plateali o frecciatine velenose.

Non sono rari i casi in cui un tecnico e il suo ‘pupillo’ passano dall’armonia totale allo scontro aperto, soprattutto quando le scelte tecniche cominciano a non essere comprese. La gestione dello spogliatoio e dei cambi, in particolare, rappresenta il punto focale.

Nel mondo del calcio, la storia è piena di questi attriti. Pensiamo alle ruggini mai sopite tra Antonio Conte e diversi giocatori, o gli addii burrascosi consumati a causa di divergenze tattiche o personali. Sono situazioni che mettono a dura prova l’autorità dell’allenatore e la pazienza del calciatore.

A farne le spese, ovviamente è la serenità dell’ambiente, con conseguenze dirette sul rendimento in campo della squadra. Uno degli ultimi casi che ha sollevato un polverone mediatico riguarda Federico Dimarco, esterno nerazzurro, e il suo ex allenatore Simone Inzaghi.

Pioggia di frecciatine

Federico Dimarco non ha esitato a lanciare stoccate al tecnico piacentino, quest’anno, ora che Simone Inzaghi è volato in Arabia Saudita per guidare l’Al-Hilal. L’oggetto del contendere? Le sostituzioni sistematiche che lo vedevano uscire dal campo spesso intorno al sessantesimo minuto di gioco.

“Uscendo aritmeticamente al 60′ difficile crescere di condizione,” ha affermato Dimarco dopo l’addio di Inzaghi, alludendo a come il minutaggio ridotto di Simone Inzaghi, indipendentemente dalla sua performance, ne limitasse la crescita fisica. Una critica nemmeno troppo velata a una gestione dei cambi percepita come eccessivamente schematica o preconcetta. L’esterno ha espresso il suo fastidio, rimarcando una mancata fiducia. Ma la storia di allenatori che “perdono la testa” di fronte ai propri giocatori è una costante nel calcio.

Henrik Mkhtaryan
Henrik Mkhtaryan, centrocampista dell’Inter – instagram – ilposticipo.it

L’ultimo caso

Di recente è stato proprio Henrikh Mkhitaryan a svelare il suo difficile rapporto con José Mourinho, con il quale ha condiviso 18 mesi al Manchester United. raccontato per filo e per segno nella sua biografia. Dopo essere approdato al Manchester United nel 2016 su espressa volontà di José Mourinho, il rapporto con l’armeno si fece subito complesso.

Nonostante l’investimento, lo Special One non si fece scrupoli a isolare Mkhitaryan, reo di non aver rispettato le consegne in campo. L’episodio culmine arriva dopo una gara persa in casa del Chelsea, quando Mourinho lo attacca negli spogliatoi con parole durissime: “Sei solo una m**da”. Dopo soltanto 18 mesi, il Special One lo scaricò. Meglio per la Serie A, che ora se lo gode. L’Inter soprattutto.