Ultim’ora: addio al ciclista italiano più famoso di sempre dopo Pantani | ITALIANI IN LACRIME: un altro triste destino

Il mondo del ciclismo, dopo Marco Pantani, saluta un’altra leggenda che ha scritto pagine importanti in questo sport
Come un fulmine a ciel sereno arriva la notizia che ha inevitabilmente colpito il mondo del ciclismo. In particolar modo quello italiano. Allo stesso tempo, la notizia, ha lasciato un velo di tristezza non indifferente tra appassionati, tifosi e addetti ai lavori.
Nessuno se lo sarebbe mai aspettato. Nelle ultime ore, però, sia in rete che sui social network ha iniziato a circolare sempre di più fino a quando il tutto non è stato confermato.
Un nome che, in questo sport, ha scritto pagine importanti e che ha trionfato in molte occasioni, vincendo medaglie e compiendo delle imprese memorabili che difficilmente potranno essere dimenticate.
Le lacrime non sono solo per l’atleta, ma per tutto ciò che ha rappresentato per il movimento ciclistico nazionale. Un addio che pesa. Dopo quello di Marco Pantani. D’altronde non potrebbe essere altrimenti.
Ciclismo, dopo Marco Pantani addio anche a lui
Alla fine ha deciso di dire “basta”. Elia Viviani appende, in questo caso, la bicicletta al chiodo. Annunciato il ritiro, da parte del nativo di Verona, al ciclismo professionistico. Lo ha fatto pubblicando un video dal suo account ufficiale di Instagram in cui ha comunicato, appunto, la decisione di farsi da parte. Una carriera durata ben 16 anni, ricche di sofferenze e gioie. “Mi sono divertito, ho raggiunto tutto quello che volevo. È stato un viaggio incredibile” ha annunciato il veronese.
L’oramai ex ciclista ha voluto ricordare appunto le vittorie, i momenti difficili e le soddisfazioni vissute. Dall’età di 8 anni, ovvero quando ha iniziato a pedalare. Una carriera divisa tra strada e pista. In entrambi i casi ha avuto successi. Su strada ha vinto tappe in tutti e tre i grandi Giri, inclusa la maglia ciclamino al Giro d’Italia 2018, tre edizioni della Classica di Amburgo, un campionato italiano (2018) e uno europeo (2019).
Ciclismo, annunciato l’addio: non torna più indietro
In pista, però, Viviani ha ottenuto i risultati più prestigiosi. In particolar modo le tre medaglie olimpiche (oro a Rio 2016 nell’omnium, bronzo a Tokyo 2020 nella stessa disciplina e argento nell’americana con Simone Consonni a Parigi 2024).
Senza dimenticare i sei podi mondiali, con due titoli iridati nell’eliminazione (2021 e 2022). È stato anche portabandiera dell’Italia a Tokyo insieme a Jessica Rossi. Prima dell’addio, però, Viviani dovrebbe prendere parte ai Mondiali su pista di Santiago, dal 22 al 26 ottobre.