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Gattuso vola all’anagrafe di Roma: “LO POSSIAMO CONVOCARE” | Ha trovato il parente nascosto

Rino Gattuso
Rino Gattuso nel giorno del suo insediamento da cittì in Nazionale – lapresse

Il commissario tecnico della Nazionale a caccia di nuove soluzione per l’Italia, con un chiodo fisso: la qualificazione al Mondiale 2026.

Il nuovo ciclo della Nazionale si è aperto con due successi, che purtroppo non hanno cambiato lo status quo delle qualificazioni Mondiali, a meno di clamorosi colpi di scena, la Norvegia staccherà il pass per la prossima kermesse iridata del 2026 (in Messico, Canada e Stati Uniti), relagando gli Azzurri al barrage.

Gattuso ha deciso di andare avanti per la sua strada, basandosi sull’identità, l’attaccamento alla maglia, rimettendo la palla al centro con l’obiettivo di qualificarci comunque. Dopo l’amara parentesi dell’Italia di Spalletti, naufragata in un mare di incertezze, il nuovo commissario tecnico è chiamato a trovare nuove soluzioni e, soprattutto, a sanare una ferita che sanguina da due edizioni, un’assenza che pesa come un macigno sul blasone azzurro.

La qualificazione è un imperativo, e per ottenerla Ringhio è pronto a tutto. La missione di Gattuso va oltre la tattica e le scelte tecniche, entrando in un campo quasi da detective sportivo. Il lavoro dietro le quinte del nuovo staff tecnico è incessante, focalizzato sulla ricerca di talenti puri che, pur nati all’estero, abbiano sangue italiano nelle vene e la possibilità di vestire l’Azzurro.

Il commissario tecnico, celebre per la sua grinta e la sua concretezza, non intende lasciare nulla di intentato, setacciando ogni campionato e ogni lista anagrafica. È proprio da questa meticolosa ricerca che è emersa un’indiscrezione.

Sembra che Gattuso abbia ammiccato a un profilo di altissimo livello, un giocatore che sta brillando in Serie A, ma che finora ha nutrito il sogno di rappresentare la sua patria d’origine. La speranza è che l’assenza di convocazioni possa far pendere l’ago della bilancia.

Un esterno offensivo che fa per noi

Il parente “nascosto” che ha scatenato l’euforia di Gattuso è il talento cristallino di Matías Soulé. L’esterno offensivo, che sta facendo faville nel campionato italiano, letteralmente esploso con Gasperini alla Roma.

L’ex Juventus non ha ancora ricevuto la chiamata della sua Argentina e si trova davanti a un bivio fondamentale. Storicamente, l’Italia ha sempre pescato con successo tra gli italo-argentini, da Omar Sívori e Raimundo Orsi in tempi lontani, passando per l’iridato Camoranesi e al recente caso di Mateo Retegui.

Mati Soule
Mati Soule, esterno offensivo della Roma – lapresse 

Una possibilità concreta

L’ipotesi Soulé non è solo un desiderio, ma una possibilità concreta: l’Argentina, nonostante le ottime prestazioni del giallorosso, continua a snobbarlo, lasciando all’Italia la porta aperta. In Nazionale Mati sarebbe una pedina inamovibile nello scacchiere Azzurro.

Se il talentuoso mancino della Roma dovesse dire sì, ripercorrerebbe le orme di Mauro Camoranesi, campione del mondo nel 2006, altro illustre italo-argentino che scelse di vestire la nostra maglia. Per Gattuso sarebbe un’iniezione di qualità fondamentale per la risalita di una Nazionale che ha un disperato bisogno di andare ai Mondiali.