90° Minuto dice addio: è finita la storia calcistica televisiva più amata di sempre | Un colpo al cuore

Nessuno può credere alla notizia, non ci sarà un sequel, è finita per sempre. Nulla purtroppo è per sempre.
L’avanzare degli anni porta inevitabilmente alla fine di un percorso, così com’è accaduto ad uno dei programmi calcistici più seguiti della storia della televisione italiana, novantesimo minuto.
Il calcio è cambiato, si è evoluto, e conseguentemente tutto ciò che lo riguarda. Ecco perché la storica trasmissione sta giungendo al termine, una notizia che ha totalmente scosso i suoi spettatori, che non aspettavano altro che andasse in onda.
È stata iconica, in quanto rivoluzionaria. Nacque nel 1970 su idea di Maurizio Barendson e Paolo Valenti, riscuotendo un enorme successo dato che in un’epoca senza la pay-tv, dava la possibilità di vedere i gol della Serie A.
Terminati gli incontri, permetteva dopo poco tempo dalla fischio del direttore di gara, di vedere tutte le reti. È stata dunque il precursore degli highlights su Youtube, con tutti che si riunivano alla stessa ora e nello stesso luogo per guardare i riassunti delle partite.
La conduzione e gli orari del programma
Sino al 1990, dunque per ben 20 anni, fu condotto da Paolo Valenti, scomparso in quell’anno. Da lì seguirono svariati conduttori, tra cui l’amatissimo Bruno Pizzul, che hanno concesso alla trasmissione di continuare senza mai fermarsi.
Ad oggi non ha più luogo la Domenica, com’era di consueto come un tempo. Segue il cosiddetto campionato spezzatino, con la diffusione delle immagini che avviene il sabato sera alle ore 23 e lunedì a mezzanotte, lasciando il giorno libero per la Domenica Sportiva.
90esimo minuto dice addio alla sua voce più iconica
Uno dei personaggi più iconici correlato al programma era Santi Triboli, volto e voce della trasmissione della Rai per la quale ha raccontato il calcio calabrese. L’80enne è deceduto dopo una lunga malattia, lasciando un vuoto indelebile ed incolmabile nella cerchia dei giornalisti.
Iniziò la sua carriera al Corriere del Giorno di Taranto per poi passare alla Gazzetta del Sud di Messina. Fu anche caposervizio al Giornale di Calabria, addetto stampa della Figc Calabria, collaboratore della Stampa di Torino e corrispondente del Corriere dello Sport. In totale ha prestato ben 25 anni di servizio, portando nelle case degli italiani il racconto delle squadre della sua regione e del calcio nazionale, divenendo dunque una presenza familiare. Tutto il mondo del calcio si stringe alla sua famiglia, ringraziando colui che è stato un punto di riferimento per i tifosi, di svariate generazioni.