Ultim’ora Gattuso: “NON SCENDEREMO IN CAMPO” | Cancellati i match di ottobre: tanto erano inutili
Cambiamenti in vista per l’Italia di Rino Gattuso e non solo in vista dei match di ottobre. Andiamo a vedere cosa sta accadendo
Il nuovo corso della Nazionale sembra essere iniziato sotto buoni auspici. Le vittorie contro l’Estonia e Israele hanno rimesso in corsa l’Italia in ottica mondiale. Al momento la strada resta in salita visto il rendimento impressionante della Norvegia, ma tutto è ancora da decidere.
Le sfide di ottobre saranno contro i medesimi avversari sopracitati solo che a campi invertiti. Bisognerà vincerle entrambe e sperare che nel frattempo gli scandinavi facciano almeno un passo falso.
Ipotesi difficile sulla carta, ma il calcio si sa, può sempre regalare molteplici sorprese. Lo spettro di un altro spareggio aleggia forte su Coverciano e dopo due campionati del mondo saltati non sono ammessi altri scivoloni.
A prescindere da ciò le partite in programma il prossimo mese rappresentano un punto di svolta storico, ma non per questioni di classifica o di prestigio. C’è un’altra motivazione che le rende molto importanti. Ecco qual è.
La rivoluzione a cui andrà in contro la Nazionale Italiana
In pratica come riporta l’account X di Cronache di Spogliatoio, dal prossimo anno non ci sarà la classica sosta di ottobre ma una lunga sosta a cavallo tra settembre e ottobre (tra il 21 settembre il 6 ottobre per quanto riguarda il 2026) all’interno della quale le nazionali disputeranno ben quattro incontri.
Restano invece invariate le finestre internazionali di novembre, marzo e giugno. Quindi i campionati si fermeranno per tre settimane e non ci sarà più la classifica finestra esclusivamente di ottobre. A stabilirlo è stata la Fifa che spera in questo modo di poter garantire una maggiore continuità agli impegni delle selezioni nazionali.
Fino a quando è previsto questo nuovo format
Almeno fino al 2030 anno in cui si disputerà il Mondiale in Spagna, Portogallo e Marocco si andrà avanti in questo modo. Dopo potrebbero esserci ulteriori cambiamenti o chissà si potrebbe proseguire in questo modo. Chiaramente non mancheranno le polemiche visto che a poche settimane dal via dei maggiori tornei europei ci si fermerà per tanto tempo.
In compenso c’è da dire che i commissari tecnici avranno maggior tempo a disposizione per poter lavorare con le proprie squadre e dare una loro impronta. Un principio che vale anche per Gattuso, che però deve badare prima al presente. La missione è riportare l’Italia a partecipare alla Coppa del Mondo a distanza di 12 anni dall’ultima volta.