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Terremoto in Nazionale: “SOSTITUITO IL CT, ANNUNCIO A BREVE” | Non gli perdonano la figuraccia

Francia-Italia
L’ultimo faccia a faccia tra Francia e Italia – lapresse – IlPosticipo.it

Tanto rinnovamento nelle nazionali: c’è chi cambia commissario tecnico naturalmente e chi dopo un autentico terremoto.

Le qualificazioni alla 23esima edizione Mondiali, in programma in Canada, Messico e Stati Uniti a partire dall’11 giugno 2026, non sta solo stabilendo chi parteciperà alla prima kermesse iridata a 48 squadre, ma sta anche scuotendo le panchine di molte nazionali.

La pressione è altissima e i risultati sono l’unica cosa che conta. In questo clima di incertezza, il caso dell’Italia è emblematico. La clamorosa figuraccia in Norvegia ha portato sì a divorzio con Luciano Spalletti con conseguente cambio della guida tecnica di Ringhio Gattuso, ma rischia di confinare gli Azzurri al secondo posto del girone, soprattutto dopo l’11 degli scandinavi alla Moldova, obbligandoli a passare per il complesso labirinto dei playoff.

Il terremoto in casa Italia ha un nome e un cognome: Oslo, Norvegia. La sconfitta per 3-0 non è stata solo una battuta d’arresto, ma un vero e proprio crollo. Una Nazionale senza idee, senza grinta e, cosa ancor più grave, senza una chiara identità tattica. Una prestazione che ha fatto scattare l’allarme rosso e ha reso inevitabile un cambio drastico.

La Federazione non ha perso tempo e ha affidato la panchina a Gennaro Gattuso, un nome che evoca subito combattività e spirito di sacrificio. Ringhio sta provando non solo a salvare una qualificazione complessa, ma anche a restituire dignità e orgoglio a un gruppo che si era smarrito.

Le scosse di assestamento: non solo l’Italia

La sfida è enorme: evitare i playoff, che potrebbero nascondere insidie come le corazzate deludibili di altri gironi, e riportare l’Italia ai Mondiali per la prima volta dopo troppi anni di assenza. Non c’è due senza tre, il proverbio che va assolutamente evitato.

Il sismografo del calcio internazionale registra, comunque, scosse di assestamento in tutta Europa e oltre. Non è solo l’Italia a tremare. Anche in Germania, la posizione del commissario tecnico è tutt’altro che salda. Una serie di pareggi deludenti contro avversari di fascia inferiore ha fatto scattare l’allarme tra stampa e tifosi. La pazienza della Federazione tedesca sembra essere al limite.

Thierry Henry
Thierry Henry, il candidato numero uno alla panchina della nazionale francese – lapresse – IlPosticipo.it

L’eccezione che conferma la regola

In questo scenario di turbolenze, la Francia rappresenta una clamorosa eccezione. Per i transalpini, la questione del CT è già decisa da tempo, indipendentemente dall’esito delle qualificazioni o del Mondiale. È noto da tempo che Didier Deschamps lascerà la panchina dei Bleus al termine del torneo, dopo un ciclo lunghissimo e costellato di successi, inclusa una Coppa del Mondo.

A differenza di altre federazioni, quella francese non si è fatta prendere alla sprovvista. La successione è già stata pianificata con cura, senza i traumi e le incertezze che stanno scuotendo altre nazionali. La scelta è caduta su un’altra icona del calcio francese: Thierry Henry. Nonostante le voci su Zinedine Zidane, che sembra più propenso a una panchina di club, la Federazione ha optato per Henry, convinta che il suo carisma, la sua esperienza e la sua profonda conoscenza della nuova generazione di talenti francesi lo rendano il successore ideale. Almeno ne sono convinti da quelle parti.