Velasco ed il suo periodo all’Inter: “C’era confusione” | La perla su Moratti: “Non capivo cosa volesse da me”
Julio Velasco, attuale ct della Nazionale femminile di pallavolo, ha affrontato vari argomenti nel corso di una intervista al Cds
La Nazionale femminile di pallavolo sul tetto del mondo. Ben 36 i successi di fila da parte delle nostre ragazze che sono davvero invincibili. Nel giro di pochissimo tempo le azzurre hanno conquistato prima la Nations League e poi il titolo Mondiale.
Merito, senza ombra di dubbio, dell’ottimo lavoro dell’uomo inquadrato in foto: Julio Velasco. L’allenatore del momento ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni del ‘Corriere dello Sport’ dove ha affrontato vari argomenti.
Tra questi anche quello riguardante il suo periodo nel mondo del calcio. In particolar modo all’Inter. Una esperienza che, però, non durò moltissimo per via di alcune vicissitudini che lo portarono a lasciare i nerazzurri.
Poco prima, però, era stato un dipendente della Lazio. Anche in quella occasione con i biancocelesti, guidati da Sergio Cragnotti, le cose non andarono affatto per il verso giusto.
Velasco, il suo periodo nel mondo del calcio: “C’era confusione”
Per chi non lo sapesse, quindi, Velasco lavorò nel mondo del calcio in passato. Anche se la sua esperienza non durò moltissimo. Queste sono alcune delle sue dichiarazioni: “Mi fermai un anno dopo la Lazio che lasciai perché avevo capito che sarebbe finita malissimo. E feci lo stesso dopo l’Inter. Cragnotti scelse me e Zoff. Con lui riuscii a lavorare, ma mi resi conto dei problemi e rinunciai a 4 anni di contratto“.
Poi il trasferimento a Milano per lavorare con l’Inter. Anche se quel periodo non lo ricorda col sorriso sulle labbra: “C’era confusione e poco dopo l’esonero di Lippi salutai“.
“Moratti? Non capivo cosa volesse da me”
Poi un aneddoto sull’allora presidente, Massimo Moratti, che non tutti conoscevano: “Non ho mai capito cosa volesse da me. Continuava a pagarmi per non lavorare“.
Alla Lazio ha assunto il ruolo di direttore generale nella stagione 1998-1999. Nel 2000 la chiamata dell’Inter come responsabile dell’area fisico-atletica. Non solo: anche con il ruolo di coordinatore dello staff medico del club. Una parentesi che non durò molto a lungo.