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“Vincerà il campionato”: ULTIM’ORA SERIE A, già tutto deciso | L’annuncio devasta le rivali di sempre

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Gli incubi del passato torna a funestare la Serie A: un fantasma aleggia sul nostro campionato. L’annuncio è devastante.

Il passato purtroppo non si dimentica. Sia quello bello che sblocca ricordi indelebili, sia quello oscuro che intacca le radici dello sport più seguito in ogni parte del mondo da miliardi di tifosi di club che confluiscono tutti nelle nazionali.

Il calcio italiano, passione di milioni di tifosi, ha conosciuto negli anni due dei suoi momenti più bui: il Calcioscommesse e Calciopoli. Due fenomeni che hanno segnato in maniera indelebile la storia del nostro sport, creando una vera e propria frattura.

Una sorta di “anno zero” dal quale la cultura del sospetto è diventata parte integrante del DNA di ogni appassionato. Il Calcioscommesse rappresenta un’ombra che si è allungata sul calcio italiano in diversi momenti, tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ’80, e in tempi più recenti (2011).

Si tratta di uno scandalo legato alla manipolazione di risultati di partite di Serie A, B e C, per favorire scommesse clandestine. Un sistema corrotto che coinvolgeva calciatori, dirigenti e scommettitori, minando alla base la lealtà e la purezza della competizione sportiva.

Il vaso di Pandora

La fiducia dei tifosi venne duramente colpita, ma l’evento che scosse il calcio italiano dalle fondamenta fu senza dubbio Calciopoli. Scoppiato nel 2006, proprio alla vigilia di quel Mondiale in Germania che la Nazionale di Lippi avrebbe vinto contro tutti e tutto, Calciopoli portò alla luce una fitta rete di illeciti, influenzando la designazione degli arbitri e condizionando l’andamento del campionato.

Le intercettazioni telefoniche rivelarono un sistema di potere e gestione delle partite dall’alto, un vero e proprio terremoto che travolse club prestigiosi, dirigenti di spicco e arbitri. Le conseguenze furono pesantissime: punti di penalizzazione, retrocessioni (la Juventus finì in Serie B) e la revoca di scudetti.

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Bastano un tweet e un emoji per alimentare ironia e sospetti – X – IlPosticipo.it

La cultura del sospetto: un’eredità difficile

Dopo Calciopoli, nulla è più come prima. La fiducia nel sistema calcio è stata gravemente compromessa. Ogni errore arbitrale, ogni decisione controversa, ogni risultato inatteso viene immediatamente analizzato con gli occhi della malizia. I social media, in particolare, hanno agito come un megafono, amplificando a dismisura ogni polemica.

Non c’è più spazio per l’errore umano o per l’interpretazione soggettiva; tutto viene letto attraverso la lente del pregiudizio. Così anche un semplice tweet di risposta in maniera ironica al giornalista Diego De Luca sull’Inter. Che vincerà il campionato con 20 punti di distacco, seguita da un emoji di una faccina pensante, viene travisata. E se davvero poi l’Inter vincesse davvero lo scudetto, magari con qualche errore arbitrale a favore? L’eredità di Calcioscommesse e Calciopoli è questa: un’ombra che non si disperde, e che dietro ogni sipario ci sia sempre qualcosa da nascondere.