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“SOSPESO DALL’ANTIDOPING”, Sinner non è il solo | Comunicato UFFICIALE: addio ai sogni di gloria

Jannik Sinner
Jannik Sinner agli US Open – instagram – IlPosticipo.it

Il nome di Sinner esce anche in pieni US Open. Jannik e non solo: c’è il comunicato ufficiale, addio sogni di gloria.

Il mondo dello sport è scosso da un’altra tegola in materia di doping. In maniera trasversale, fin qui nulla di nuovo, ahinoi. Ma dal Caso Clostebol che ha visto coinvolto Jannik Sinner, nulla è come prima. Il numero uno al mondo sembra quasi essere diventato un termine di paragone, anche in materia extra tennistica.

La notizia arriva come un fulmine a ciel sereno, richiamando alla memoria il recente caso che ha coinvolto il tennis e il suo campione più acclamato. La positività al Clostebol ha prima tenuto il mondo del tennis col fiato sospeso per mesi, poi sfociato ovunque, a tal punto da far parlare ed esprimere giudizi, anche da chi col tennis non c’entri molto, direttamente.

Il campione altoatesino è diventato ormai non solo un punto di riferimento per il suo talento cristallino, la sua mentalità vincente e il suo incredibile successo in materia tennistica, ma anche, suo malgrado, per la spinosa questione dell’antidoping.

Il caso che lo ha coinvolto, pur essendosi concluso con una squalifica relativamente breve di tre mesi, grazie alla cooperazione con la WADA e alla dimostrazione di una “parziale responsabilità” da parte del suo team, ha sollevato un dibattito acceso e ha messo in luce le complessità e le sfumature del sistema antidoping.

Un termine di paragone

La sua situazione è stata un metro di paragone per tutti, un esempio di come anche i più grandi campioni non siano immuni da rischi e come la responsabilità oggettiva dell’atleta possa avere conseguenze inaspettate.

In questo scenario, anche il mondo dell’atletica leggera si ritrova a subire un durissimo colpo, ed è qui che un centometrista acclarato viene paragonato a Sinner, anche se non c’entra nulla con il nostro Jannik.

Fred Kerley
Fred Kerley, argento nei 100 metri alle Olimpiadi di Tokyo – facebook – IlPosticipo.it

Squalifica in vista

Lo sprinter statunitense Fred Kerley, argento nei 100 metri alle Olimpiadi di Tokyo dietro al nostro Marcell Jacobs e medaglia di bronzo a Parigi lo scorso anno, è stato sospeso cautelarmente per una violazione delle norme antidoping, come riportato in un comunicato ufficiale.

L’atleta, che in passato non ha mai fatto mistero delle sue ambizioni, rischia ora fino a due anni di squalifica. Una sanzione che, se confermata, significherebbe un addio brusco e doloroso a buona parte della sua carriera e ai suoi sogni di gloria. Secondo l’Athletics Integrity Unit ci sarebbe stata la “mancata comunicazione della propria ubicazione”, da cui la sospensione. Che scatta quando, nell’arco di un anno, per tre volte si registra la “mancata reperibilità” di un atleta a un controllo antidoping a sorpresa.