“Douglas Robin Hood: si rifugia nella foresta di Nottingham”: juventini ironici dopo i post social del brasiliano

Finisce nel peggiore dei modi l’avventura di Douglas Luiz in Italia. Spopolano gli haters: juventini ironici dopo i post social del brasiliano.
Non è più solo un gioco. E nemmeno un problema su cui sorvolare o dargli poco conto. Anche sotto la superficie patinata del calcio moderno, fatto di stadi scintillanti, sponsor e milioni di follower, si nasconde un lato oscuro che sta diventando sempre più evidente: l’assalto implacabile degli hater sui social network.
I giocatori, un tempo protetti dalla distanza dei campi da gioco, sono oggi bersaglio facile e quotidiano di insulti, minacce e commenti carichi di odio. Questo fenomeno, che divampa a una velocità impressionante, sta mettendo a dura prova la salute mentale degli sportivi in generale, e non.
Il problema si manifesta in svariate forme e per le ragioni più disparate. Un errore in campo può scatenare una tempesta di messaggi offensivi, spesso mascherati da critica ma in realtà puro disprezzo. L’esempio più lampante è quello di Bukayo Saka, talentuoso esterno dell’Arsenal, che dopo aver sbagliato un rigore decisivo nella finale di Euro 2020 con l’Inghilterra è stato inondato da commenti razzisti e minacce di morte.
Un’ondata di odio che ha costretto le autorità a intervenire e che ha sollevato un dibattito globale sul ruolo delle piattaforme social. Ma non serve un errore clamoroso per scatenare la rabbia degli haters. A volte basta una scelta di vita.
Di tutto e di più
Basti pensare a Jakub Jankto, che dopo aver fatto coming out ha ricevuto un’enorme ondata di solidarietà ma anche una serie di messaggi omofobi, dimostrando quanto il pregiudizio e l’odio siano radicati. Lo stesso vale per i trasferimenti di mercato, che spesso trasformano i giocatori da eroi a traditori agli occhi di una parte della tifoseria.
Mauro Icardi ne sa qualcosa, vittima di insulti e accuse dopo il suo passaggio dal Napoli al Paris Saint-Germain, con un’ostilità che ha superato i confini del tifo sportivo. A volte, l’odio si insinua anche per questioni apparentemente futili o per motivi del tutto esterni al campo.

Una scintilla mai scoccata
L’ultima vittima di questa ondata di commenti avvelenati è stato Douglas Luiz, il centrocampista brasiliano che è stato al centro di una discussione tra i tifosi della Juventus. Una storia mai veramente nata quella del brasiliano con la Signora, finita in maniera davvero vergognosa.
“Douglas Robin Hood: si rifugia nella foresta di Nottingham”. È solo uno dei commenti ironici degli juventini sull’account dell’ormai ex bianconero, bersagliato da feroci insulti poco prima di tornare in Premier. “Buongiorno, Che Dio perdoni le persone cattive“. Va bene il fallimento della sua esperienza con la Signora, ma andare oltre, anche no!