Basta con il calcio, divento uomo d’affari | L’ex Nazionale si ritira: in Serie A quasi nessuno si ricorda di lui

Andiamo a scoprire chi è il giocatore che ha deciso di lasciare il mondo del calcio per dedicarsi ad attività completamente differenti
Le storie dei calciatori alle volte lasciano in dote un mix di curiosità e incredulità. Alcuni elementi che sembrano destinati ad esplodere e compiere grandi cose in carriera alla fine si sono “arresi” dopo poco tempo.
Delle vere e proprie meteore che vengono poi dimenticate e che quando vengono “rievocate” fanno scattare quel senso di nostalgia o di rabbia a seconda dei casi. Probabilmente quello che andremo a rimembrare in questa sede non lo ricorderà quasi nessuno.
Sono passati tanti anni da quando ha provato ad imporsi nel nostro campionato senza grande successo. Alla fine è stato costretto al ritiro prematuro dal calcio e a prendere strade diametralmente opposte.
Ad onor del vero la storia di questo giocatore è ancora più articolata ed è composta anche da alcune sfaccettature, che possono sembrare a dir poco paradossali e difficilmente credibili. Dunque non resta che scrutarle.
I suoi trascorsi in Serie A
Il protagonista è Radoslaw Matusiak, attaccante polacco del 1982, che in Italia ha trascorso alcuni mesi a Palermo. L’allora presidente Zamparini lo acquistò nel gennaio del 2007 dal GKS Bełchatów per circa 2 milioni di euro.
Già la presentazione non fu di buon auspicio. Come riportato da mediagol.it si paragonò senza troppi problemi ad Ibrahimovic e Van Basten. Insomma, non proprio due sconosciuti. In campo si è visto appena 3 volte e nonostante lo scarso minutaggio realizzò una rete nel match contro il già retrocesso Ascoli.

Le difficoltà ad imporsi e il prematuro ritiro
Insomma, la scintilla non scattò e ciò portò alla cessione all’Heerenveen, che consentì ai rosanero di fare una discreta plusvalenza. Nemmeno in Olanda però le cose andarono per il meglio e nel 2010 Matusiak annuncia il suo ritiro. Il padre dichiarò che il figlio voleva diventare “un uomo d’affari“.
Per questo intraprese la strada dell’avvocatura senza ottenere alcun successo. La logica conseguenza fu il ritorno in campo. Scelse la Grecia per il suo nuovo inizio, ma dopo poco tempo fu praticamente “costretto” a tornare a Lodz, nella sua città natale. Una fiammella che si spense dopo una sola stagione e nel 2012 diede l’addio definitivo al calcio giocato. Nello stesso periodo quel Lewandoski a cui si era paragonato iniziò la sua ascesa verso la gloria che ancora oggi lo accompagna.