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“Firmavo autografi, era bellissimo. Poi sono diventato un criminale”: scandalo per l’ex Serie A I Rapina a mano armata in gioielleria

Il racconto dell'ex Serie A
Dalla Serie A alla rapina a mano armata – IlPosticipo.it (Pixabay Foto)

Dalla Serie A all’essere diventato un criminale, rapinò a mano armata una gioielleria: “Firmavo autografi, era bellissimo”

La sua esperienza in Italia, nel campionato di Serie A, non fu proprio da ricordare. Per il semplice motivo che scese in campo solamente in due occasioni. Tra l’altro in una squadra che era stata condannata, già da tempo, ad una retrocessione oramai già scritta.

Stiamo parlando dell’Ancona che, nella stagione 2003/2004, disputò uno dei campionati più brutti (sotto ogni punto di vista) di sempre. I dati, d’altronde, parlano forte e chiaro: 13 punti in 34 partite, frutto di 2 vittorie, 7 pareggi e ben 25 sconfitte.

Ci provò anche lui a dare il proprio contributo, ma senza successo. Dell’ex calciatore, però, si è parlato molto non per le sue gesta in campo, ma per un episodio di cronaca che lo ha visto protagonista.

Non in positivo visto che rapinò, a mano armata, una gioielleria. Il tutto avvenne qualche anno dopo essersi ritirato dall’attività agonistica.

Dalla Serie A alla rapina in una gioielleria: “Firmavo autografi, poi…”

Il protagonista in questione di questo racconto è Bruce Dombolo Pungu. Come annunciato in precedenza approdò in Italia nella disastrosa stagione dell’Ancona nella massima serie, 2003/2004. Solamente due presenze, tra cui una con il Perugia dove mise in atto una prestazione fisica non indifferente. Proveniente dal settore giovanile dell’Auxerre, ma non riuscì mai ad imporsi. Nemmeno nella sua seconda esperienza in Italia tra le fila della Pro Vasto. Chiuse la carriera in Francia col Marignane. Poi il buio più totale.

Nell’agosto 2010 fece parlare molto di sé quando venne incriminato e condannato per rapina a mano armata in una gioielleria. Nel corso di una intervista rilasciò queste dichiarazioni: “Firmavo autografi. Era bellissimo. Poi sono diventato un criminale“. Dopo l’uscita dal carcere partecipò al programma tv francese “Grand Oral” dove venne scelto come concorrente. Lo scopo era quello di raccontare il passato difficile dinanzi ad una giuria.

Dalla Serie A alla rapina a mano armata
La triste avventura di Bruce Dombolo Pungu – IlPosticipo.it (Screenshot video YouTube)

Una vita difficile, il recupero e poi la prematura morte

Nativo di Marsiglia, il 27 maggio 1985, mosse i suoi primi passi nel mondo del calcio con le giovanili dell’Auxerre. In Serie A approdò grazie all’Ancona dove collezionò due partite, per un totale di 48 minuti giocati. Poi Pro Vasto e Marignane prima di appendere definitivamente le scarpette al chiodo. Poi la condanna per rapina in una gioielleria del Var, nel sud della Francia. Secondo i rapporti si trattava di una banda che agiva sulla Costa Azzurra. L’ex calciatore era stato sospettato di avere legami con il clan dei marsigliesi.

Venne incarcerato fino al 2022. Due anni prima partecipò come concorrente al reality citato in precedenza. E’ apparso come attore in alcune serie tv francesi come: “L’enfant de personne” e “Visions”. Il suo obiettivo era quello di ripartire e di mettere tutto il male dietro le spalle. Fino a quando, il 15 marzo 2025, venne colto da un infarto nel sonno. Morì a soli 39 anni. Una triste vicenda per l’ex calciatore che si è conclusa addirittura peggio.