“Sì, è il fischio finale”: il fuoriclasse saluta tutti su Instagram I “Il calcio mi ha dato tutto”

C’è chi a 39 anni continua la carriera appende le scarpette al chiodo. Il fuoriclasse saluta tutti su Instagram, emozionando.
L’arrivo degli “anta” sono un’età critica per un giocatore. C’è chi tira dritto e non si fa problemi a continuare come Dzeko e Modric, due delle tante stelle della Serie A. E chi decide di arrendersi alla carta d’identità, nel calcio funziona così. Non ci sono limiti.
Prendete il Coco Lamela. L’argentino ha smesso molto prima, poche settimane fa, a soli 33 anni. Una decisione inaspettata che pone fine alla carriera di un calciatore dal talento cristallino, ma spesso frenato dagli infortuni.
Nato a Carapachay, in Argentina, il 4 marzo 1992, Lamela inizia la sua ascesa nel settore giovanile del River Plate, debuttando in prima squadra a soli 17 anni. Le sue doti tecniche, unite a un dribbling fulminante e a una visione di gioco fuori dal comune, lo rendono rapidamente uno dei talenti più promettenti del Sudamerica.
Fu Walter Sabatini a portarlo in Italia, alla Roma per la precisione. Con la maglia giallorossa, Lamela esplode definitivamente, diventando un idolo della Curva Sud grazie a giocate di alta scuola e a gol spettacolari, tra cui spicca la doppietta nel derby del 2013. In due stagioni a Roma, colleziona 67 presenze e 21 gol, lasciando un segno indelebile nel cuore dei tifosi.
Nella terra d’Albione
Un biennio in giallorosso, per molti troppo poco. Ma quando arrivano le inglesi, difficile resistere. Il Tottenham, dopo la cessione di Gareth Bale, lo acquista per 30 milioni di euro. L’avventura in Premier League si rivela più complessa, segnata da un rendimento altalenante e, purtroppo, da una lunga serie di problemi fisici.
Nonostante ciò, Lamela regala lampi di genio puro, come la famosa “rabona” segnata contro l’Asteras Tripolis in Europa League, un gesto tecnico entrato nella storia del calcio. Dopo quasi 9 anni a Londra, nel 2021 passa al Siviglia. Con il club spagnolo vive un’esperienza agrodolce, condita dalla vittoria dell’Europa League nel 2023 ma anche da ulteriori infortuni che ne limitano la continuità in campo. La sua ultima stagione lo vede scendere in campo solo 8 volte, preludio a questa difficile decisione. Eppure c’è chi è andato oltre.

Un saluto senza filtri
Il 2025 è l’anno in cui anche Marcio Rafael Ferreira de Souza, al secolo Rafinha, ha detto stop, con il classico modus operandi di questi tempi, un messaggio urbi et orbi sui social. “È arrivato il fischio finale”. Il suo saluto comincia da qui.
Arrivato in Europa grazie allo Schalke 04, Rafinha è stato una meteora in Italia, dove ha giocato per una stagione al Genoa. Tornato in Germania ha vinto tutto prima con il Bayern, poi con Flamengo, Olympiacos e San Paolo “Il momento di salutare ufficialmente il campo è arrivato – dice il 39enne brasiliano – lo faccio con il cuore tranquillo e colmo di gratitudine. Il calcio mi ha dato tutto“.