“Devi morire stanotte”: minacce horror, Sinner è stravolto: Il mondo del tennis trema

Nuove accuse nei confronti di Jannik Sinner, al centro della famigerata polemica intorno al doping, ma non solo.
Sinner ha creato un nuovo hype attorno al tennis, per certi versi un unicum: il numero uno al mondo continua a manifestare a suon di successi il suo infinito talento, residente nel braccio ma soprattutto nella testa dell’altoatesino.
Il suo nome risuona ormai da tempo come sinonimo di vittoria, talento e sacrificio. La sua ascesa ai vertici del tennis mondiale ha affascinato e unito un intero Paese. Eppure, anche quando tutto sembra procedere a gonfie vele, il campione italiano si trova a navigare in acque agitate.
Nonostante la completa archiviazione del caso relativo al Clostebol, una vicenda risalente a un controllo antidoping a sorpresa avvenuto lo scorso anno, quei tre mesi di squalifica per molti (ma non per tutti) fin troppo pesanti, il fantasma del doping torna a incombere, alimentato da una stampa straniera a caccia di click.
Una delle narrazioni più insistenti, che ha trovato terreno fertile soprattutto sui media inglesi, è l’incessante speculazione sui tre mesi di squalifica, una sanzione che, a ben vedere, riguarda una violazione involontaria: i fatti sono chiari e sono stati più volte smentiti, ma l’ossessione britannica per questa vicenda sembra non avere fine.
Dall’ossessione allo sfogo social
I giornali d’oltremanica continuano a insistere su presunte “sospensioni segrete“, “patti tra le federazioni” o “accordi sottobanco”, creando un polverone mediatico che getta un’ombra inutile sulla carriera del tennista italiano, addirittura negli scorsi giorni sono state prese a pretesto delle parole per tornare a parlare del caso Clostebol.
“Che sofferenza guardare la finale di Wimbledon“. Ogni riferimento sul Times dello sfogo di una ciclista, squalificata per due anni, su Sinner, è puramente casuale. Eppure Jannik ha sempre dimostrato una trasparenza esemplare, mettendo a disposizione ogni dettaglio del suo percorso sportivo e sanitario, la macchina del fango continua a girare.

Un altro esempio
Ma i social network si riempiono di commenti velenosi, di allusioni e di mezze verità, alimentando un clima di sospetto che non ha ragione di esistere. Sembra esserci una sorta di “assuefazione” a certe narrazioni, un bisogno di trovare crepe e imperfezioni anche in percorsi che appaiono immacolati.
Ma non c’è solo Sinner nell’occhio del ciclone. L’ultima a farne le spese sui social è stata Elina Svitolina, bersagliata da una valanga di messaggi d’odio da parte di scommettitori furiosi. Dopo la sua sconfitta per 6-2, 6-2 contro Naomi Osaka nei quarti di finale del WTA 1000 di Montreal, la tennista ucraina è diventata il capro espiatorio di chi ha perso denaro. Un’ondata di insulti diversi da quelli per Sinner, ma simili in quanto usati per ledere la credibilità di uno sportivo, tennista nello specifico.