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“Marcavo Kakà, ero il più forte di tutti”: devastato dagli interventi, il 18 enne si è ritirato sul più bello

Si è dovuto ritirare per problemi fisici
Nella sua carriera ha marcato Ricardo Kakà – IlPosticipo.it (Foto LaPresse)

Nella sua breve carriera calcistica ha avuto il piacere e l’onore di marcare uno come Ricardo Kakà, poi gli infortuni lo hanno devastato

Nei primi anni del 2000 in Serie A giocavano i calciatori più forti del mondo. Su questo non ci sono dubbi. Anche perché, dall’estero, erano così invidiosi che erano pronti a tutto per assicurarsi i migliori talenti.

Nella lista dei calciatori che, nel corso della propria carriera calcistica, ha scritto la storia non può non esserci il nome di Ricardo Kakà. Uno dei simboli del Milan di Berlusconi e Galliani. Un extraterrestre in mezzo al campo.

L’impossibile lo rendeva possibile. Anzi, un gioco da ragazzi. In tutto e per tutto. Poi, dopo varie stagioni di altissimo livello in rossonero, arriva una di quelle chiamate che non si possono proprio rifiutare: vale a dire quella del Real Madrid.

Con i “Blancos”, però, le cose non andarono per il verso giusto. Per via di una serie di infortuni. Proprio di infortuni parliamo ed, in particolar modo, di un calciatore che non ha avuto la stessa fortuna del campione del mondo 2002. Anche se ha avuto l’onore ed il piacere di marcarlo.

“Ho marcato Kakà”, ma la sua carriera è stata costellata da infortuni

Il calciatore in questione è Filippo Savi, centrocampista delle giovanili del Parma e che sarebbe potuto diventare un crack. Solo che “crack” lo ha fatto il suo ginocchio. Per ben cinque volte è stato costretto a sottoporsi ad operazioni importanti. Nelle giovanili della squadra ducale brillava. Di lui parlavano un gran bene. Tanto è vero che lo consideravano come il centrocampista “più forte di tutti“. Non per colpa sua (ovviamente), purtroppo Filippo non ha saputo rendere al massimo.

Nella sua breve carriera calcistica uno Scudetto Allievi con gli emiliani. Da protagonista assoluto. A 18 anni si toglie la soddisfazione di fare il suo esordio tra i grandi. Non in uno stadio qualunque, ma nel tempio del calcio come “San Siro” dove aveva un compito tutt’altro che facile: quello di marcare un certo Ricardo Kakà. Se la cavò, anche se il fenomeno brasiliano era di un’altra pasta. Poi una serie terribili di infortuni lo hanno pesantemente condizionato.

A San Siro ha marcato Ricardo Kakà
La breve carriera calcistica di Filippo Savi – IlPosticipo.it (Foto LaPresse)

Operato cinque volte alle ginocchia, poi il definitivo ritiro

Nel corso di una intervista Savi affermò: “Sono stato operato cinque volte alle ginocchia. Quattro interventi al sinistro ed uno al destro. Sono rimasto fermo una stagione. Ho pensato anche di smettere“. Con il Parma, però, qualche piccola soddisfazione se l’è tolta eccome.

Tanto da indossare la fascia di capitano della squadra che lo ha fatto esordire tra i grandi ed anche quella di disputare le semifinali di Coppa Uefa (ora Europa League) nel 2005. Da titolare. Dalla Serie A si è ritrovato a giocare nei campi dell’Eccellenza. Poi il ritiro a 34 anni. Attualmente lavora in una azienda. Del calcio non ne vuole sapere più niente. La fortuna gli ha voltato più volte le spalle.