Stella del calcio, il Bernabeu ai suoi piedi, ora lo chiamano ‘nonno’: “Non ditelo, chi mi conosce, sa”

Clamoroso epilogo di carriera per un calciatore del Real Madrid che ha stregato il Santiago Bernabeu con la sua classe sopraffina: adesso lo chiamano addirittura “nonno”.
Il Real Madrid progetta una nuova stagione ricca di trionfi, anche attraverso il calciomercato. Già prima del Mondiale per Club, i Blancos hanno messo le mani su Trent Alexander-Arnold, terzino destro del Liverpool, e su Dean Huijsen, difensore centrale del Bournemouth (ex Juventus).
L’obiettivo di Xabi Alonso, nuovo allenatore delle Merengues, è quello di mantenere intatto il feeling della sua squadra con la vittoria. Per farlo occorre indubbiamente rinforzarsi sul mercato, ma anche e soprattutto effettuare un accurato lavoro all’interno dello spogliatoio, utile a instillare nei componenti della rosa l’ossessione per i tre punti.
Il tecnico in passato ha vestito la gloriosa casacca del team iberico ed è consapevole del suo peso e di quanto conti sollevare trofei nella capitale spagnola. Così come lo sa bene uno dei campioni più rappresentativi di tutte le epoche del Real Madrid, capace di strappare applausi a scena aperta e di far innamorare il Santiago Bernabeu con le sue giocate di classe.
Un’autentica stella del calcio, sulla quale si sono posate gli occhi di decine, anzi, di centinaia di osservatori. Nessuno, a quel tempo, si sarebbe immaginato che il talento in questione si sarebbe ritrovato a vivere un epilogo di carriera… complicato. Sì, perché, adesso, c’è addirittura chi si permette di chiamarlo “nonno”.
Da fuoriclasse a… nonno: l’epilogo di carriera di una stella del Real Madrid
Come accennavamo poche righe fa, si tratta di un’icona assoluta del club. Non milita nella rosa attuale, ma fino a pochi anni fa ha letteralmente incendiato i manti erbosi di tutto il mondo con addosso la camiseta blanca. All’attivo ha 77 gol e 93 assist e la sua bacheca dei trofei brilla come non mai.
Contiene infatti cinque coppe assegnate ai campioni della Liga spagnola, oltre a tre Champions League, quattro Supercoppe di Spagna, una Supercoppa Europea e un Mondiale per Club. Il tutto ottenuto nel periodo compreso fra il 1996 e il 2010, a testimonianza di una fedeltà rara da individuare nell’odierno universo pallonaro.

Lo chiamano “nonno”: l’asso del Real Madrid non ci sta
Oggi, a chiamarlo “nonno”, è il suo nipotino, di nome Hugo. A ricevere tale appellativo è Guti, ex calciatore e allenatore attualmente svincolato. All’età di 46 anni, la figlia gli ha fatto uno dei doni più belli che la vita possa riservare, anche se il diretto interessato fatica ad accettare la realtà.
In un’intervista – si legge su Tuttosport – Guti ha asserito: “Dirò a Hugo di non chiamarmi nonno. La famiglia sa che non mi piace”.