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KEAN, FUMO NERO SUL VIOLA: la PREMIER BUSSA alla porta I Nessuna risposta di Commisso alla richiesta di aumento, rinnovo in alto mare, e ora non è il solo a rischio

KEAN, FUMO NERO SUL VIOLA
Moise Kean – LaPresse – ilposticipo.it

Il calciatore potrebbe dire addio se non si dovesse trovare un accordo. Ma adesso non è più l’unico problema per Commisso.

La Fiorentina vuole diventare grande e questa finestra di mercato lo sta dimostrando.

Gli arrivi di Edin Dzeko e Jacopo Fazzini (giovane giocatore azzurro molto interessante), insieme al riscatto di Gudmundsson e Fagioli dimostra che la dirigenza Viola ha deciso di investire cifre importanti.

Ma per confermarsi tra i grandi club è necessario cercare di tenere i propri top player, frenando gli assalti delle altre squadre.

Su questo fronte si complica la questione Kean, ma non solo.

Rinnovo sempre più difficile

Che Moise Kean resterà un giocatore della Fiorentina anche nella prossima stagione è fuori discussione. Ma per una società seria e di grandi prospettive come quella della Fiorentina è altrettanto importante essere certi che il rapporto continuerà ancora a lungo, scongiurando soprattutto il pericolo di perderlo a zero.

Commisso e i suoi dirigenti hanno avviato un dialogo con gli agenti del giocatore ormai da tempo: l’intenzione è quella di sedersi attorno ad un tavolo per concordare il prolungamento del contratto fino al 2030, con un aumento dell’ingaggio a 4 milioni a stagione. Tuttavia l’entourage dell’attaccante intende rialzare la posta, allungando inevitabilmente i tempi per poter arrivare finalmente ad una stretta di mano definitiva.

Rinnovo sempre più difficile
Kean – LaPresse – ilposticipo.it

Il tempo stringe

Ma Kean non è l’unica matassa da sbrogliare per il club toscano. Anche Dodo, protagonista di una stagione senza dubbio positiva, potrebbe essere al centro di trattative interne per un prolungamento e adeguamento del suo contratto. Il terzino brasiliano è legato alla Fiorentina fino al 2027 e dovrebbe restare anche il prossimo anno, a meno che non arrivi un’offerta di circa 25/30 milioni di euro. In quel caso il Ds Pradè farebbe le sue considerazioni, soprattutto in termini di bilancio. . Al momento però non ci sono in programma incontri tra giocatore e dirigenza e la sensazione è che si attenderà comunque l’inizio della stagione prima di dare inizio ad eventuali trattative.

Ma la situazione più difficile è quella di Rolando Mandragora. La sua situazione rinnovo in questo momento ha raggiunto una fase di stallo e a preoccupare è sicuramente la scadenza immediata: 30 giugno 2026. Secondo il Corriere dello Sport recentemente ci sarebbero stati degli incontri per arrivare ad un rinnovo, ma con un nulla di fatto. Il rischio di perderlo a zero quindi è molto forte, soprattutto se si dovesse arrivare a gennaio senza una stretta di mano.