“Io e Salah? In campo due gocce d’acqua”: la parabola di Zekhnini, tu te lo ricordi? Una presenza in A, poi mai più in campo

Il norvegese è passato qualche anno fa dalla nostra Serie A senza però lasciare alcun segno tangibile sul terreno di gioco
Le meteore nel calcio sono sempre più all’ordine del giorno. Sono tantissimi i giocatori che ad inizio carriera lasciano ben sperare e che col passare degli anni non riescono ad imporsi ai livelli desiderati.
Alcuni che speravano di poter arrivare in top club si sono poi dovuti “accontentare” di platee decisamente inferiori. Altri che magari sembrano partire un po’ più dietro agli albori invece hanno poi scritto pagine importanti di questo sport.
In questa sede ci concentreremo su un elemento che qualche stagione fa era arrivato in Italia presentandosi come il nuovo Salah. Alla fine però non è stato così e oggi in pochi ricordano il suo nome.
Stiamo parlando di Rafik Zekhnini, esterno offensivo norvegese classe 1998. Arrivato in Italia, nella fattispecie alla Fiorentina nel 2017, non ha lasciato di fatto nessuna traccia. Una sola presenza per qualche minuto alla prima di campionato a San Siro contro l’Inter e via.
La conferenza stampa di presentazione di Zekhnini
Eppure nel giorno in cui è stato presentato alla stampa di Firenze e non solo, come ripotato da goal.com si era lasciato andare ad alcune dichiarazioni piuttosto importanti in merito alle sue caratteristiche e al suo potenziale tecnico.
“Penso che io e Salah siamo due giocatori molto simili. Mi ispiro a lui, ma anche a Cuadrado e Dybala” – aveva esordito senza troppi giri di parole. Tre giocatori che sappiamo tutti che percorso hanno fatto a differenza di Zekhnini, che già ad inizio del 2018 ha iniziato a girovagare tra Olanda, Norvegia e Svizzera.

La mesta conclusione dell’avventura in viola
Dopo vari prestiti nel 2021 la società toscana e il giocatore hanno deciso consensualmente di rescindere il contratto. In questo modo Zekhnini ha potuto proseguire la sua carriera in patria senza dover più rendere conto al club gigliato. Oggi gioca nell’Odd formazione che lo aveva lanciato e in cui era stato notato dalla Fiorentina.
Probabilmente in un’ambiente più tranquillo e lontano dalle pressioni del calcio italiano può esprimersi con maggiore serenità facendo emergere così le sue doti. Fatto sta che probabilmente in pochi lo ricordavano in Italia, ma d’altronde vista la brevissima militanza nel Bel Paese era difficile pensare il contrario. A 27 anni però mai dire mai. Non è detto che per lui non possa esserci una nuova chance in un torneo più blasonato di quello scandinavo.