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“Ci spiace, lei ha un tumore al polmone”: il campione del mondo raggelato I Due anni di lotta nel silenzio

Italia campione 1982
Italia campione 1982 – Facebook – IlPosticipo.it

La rivelazione choc di un campione del mondo raggelante da una scoperta devastante. Due anni di lotta nel silenzio.

Su e giù tra le emozioni. Positive e negative, estasi totale e drammi condivisi. Questo il calcio, un crocevia di sentiment, una sfida continua. Ma dietro le luci dei riflettori e l’adrenalina delle partite, si nasconde a volte una realtà ben più difficile e dolorosa: la battaglia contro i mali incurabili che colpiscono i giocatori, costringendoli a scendere in campo per una partita dove c’è in gioco la vita.

Negli anni, molti calciatori hanno dovuto affrontare questa drammatica sfida, dimostrando un coraggio e una resilienza che vanno ben oltre le capacità atletiche. Sono esempi di forza, speranza e determinazione, capaci di ispirare non solo gli appassionati di calcio, ma chiunque si trovi a combattere una malattia.

Eric Abidal, tanto per citarne qualcuno, al culmine della sua carriera con il Barcellona, si è trovato a lottare contro un tumore al fegato. Dopo un trapianto e un lungo recupero, il difensore francese è tornato a calcare i campi da gioco, alzando al cielo la Champions League con i suoi compagni, un simbolo vivente di vittoria non solo sportiva, ma soprattutto umana.

Un altro esempio commovente è quello di Francesco Acerbi, il roccioso difensore italiano che ha sconfitto un tumore ai testicoli per ben due volte. La sua tenacia, la sua voglia di non arrendersi e il suo ritorno ai massimi livelli del calcio italiano e internazionale sono un inno alla vita e alla perseveranza.

Un dramma condiviso

E come dimenticare il portiere argentino German Burgos, che ha superato un tumore al rene mentre era ancora in attività, tornando tra i pali con la stessa grinta di sempre. Esempi viventi di giocatori che hanno potuto condividere il loro dramma. Purtroppo qualcuno non ce l’ha fatta, pensando al compianto Vialli.

Le loro storie ci ricordano che la vita è un bene prezioso e che la salute è il patrimonio più grande. Ma ci insegnano anche che, anche nelle avversità più grandi, la speranza, il sostegno e una volontà ferrea possono fare la differenza.

Bruno Conti e Pertini
Bruno Conti e Pertini – Facebook – IlPosticipo.it

Combattenti silenziosi

Tra questi c’è anche un nome che ha fatto la storia del calcio italiano, un’icona che ha incantato milioni di tifosi con le sue giocate sulla fascia. Da due anni, uno dei grandi protagonisti del Mondiale dell’82, il migliore di tutti quell’anno secondo Pelè, sta combattendo in silenzio contro un ospite indesiderato.

“Devo ringraziare il mio medico di famiglia, il dottor Camilli, che si è accorto subito della mia tosse persistente e il professore Rendina del Sant’Andrea per le cure che hanno funzionato”. Così Bruno Conti è uscito allo scoperto qualche tempo fa, rivelando a tutti la sua battaglia contro il tumore. “Ora però sto bene – dice – gli esami sono tutti a posto. E posso dire che mi è riuscito un altro dribbling”. Un altro campione che la può raccontare.