“Devi andartene da Milano, stai degenerando”: l’ex campione tira fuori gli scheletri I “Alcol, feste, lusso, yacht: spendevo tutto I “Ho provato a suicidarmi”

Questa volta è lo stesso calciatore a voler raccontare la verità sul suo passato: dalle dipendenze al rischio di togliersi la vita.
Non sono poche le storie delicate e a volte controverse che si nascondono nel mondo del calcio e che emergono solo dopo molti anni, quando tutto tace e – soprattutto – non possono esserci pericoli per le squadre.
Si tratta di vicende personali spesso molto dolorose che vengono taciute per paura di giudizi affrettati e poco ragionati.
Questa volta però c’è chi ha trovato il coraggio di parlare di uno dei suoi momenti più bui e e difficili non solo della carriera, ma anche della sua vita privata.
Si tratta di un giocatore che ha indossato la maglia dell’Inter e che è rimasto comunque nei tifosi del club milanese.
Il racconto choc del calciatore
Nessuno si aspettava le parole fortissime che Fredy Guarin ha deciso di regalare ai giornali per provare a togliersi un peso ingombrante che probabilmente lo opprimeva da tempo. Nonostante l’esposizione mediatica, che non è una cosa facile o immediata, anche se sei un giocatore internazionale che è abituato a parlare davanti ai microfoni e alle telecamere, il coraggio di condividere momenti non facili è da apprezzare a prescindere.
Il fatto di aver indossato la casacca nerazzurra, nonostante si tratti di un ex giocatore, ha comunque giocato un ruolo non indifferente nella diffusione della sua storia. Ma non solo, perché il suo racconto parte subito nello spiegare quei giorni in cui il suo agente gli riferì che era il tempo di cambiare aria. Il motivo? La società aveva chiesto di trovare un’altra sistemazione per il suo assistito.

L’idea di farla finita
A riportare l’intervista è stata l’emittente Caracol television a cui Guarin ha rivelato che negli anni passati in nerazzurro era diventato dipendente dall’alcol. C’era agli allenamenti e in partita, a volte segnava, ma tutto questo non bastava affatto e così beveva in discoteca, quando era al ristorante e anche a casa. Ma non fu questo il peggio: Guarin racconta che la sua esperienza in Cina gli portò un sacco di soldi, che però spendeva tutti tra “Feste, movida, yacht e aerei”.
Ma il punto più basso, racconta, arrivò quando penso al suicidio. “Abitavo al 17esimo piano – ha rivelato il calciatore – la mia reazione fu di gettarmi dal balcone. Ma c’era una rete, ho saltato e mi ha rimandato indietro”. Oggi l’ex centrocampista combatte con i suoi demoni e, anche con l’aiuto della sua famiglia, sta cercando di uscirne fuori.