“Mi drogavo, bevevo e ho tradito mia moglie e abbandonato i miei figli”: la terribile confessione di Van Der Meyde I L’ex Intere trova il coraggio di ripartire
L’ex calciatore dell’Inter ha rivelato dei particolari non propriamente esaltanti di una specifica fase della sua vita. Ecco i dettagli
La parabola calcistica di Andy Van der Meyde è stata sicuramente altalenante. Dall’inizio promettente in Olanda con le maglie di Ajax e Twente fino ad arrivare alle deludenti esperienze con Inter ed Everton, sono stati molteplici i momenti di alti e bassi.
Dotato di una tecnica importante e di una discreta duttilità tattica, non ha reso secondo le aspettative. Ci si aspettava molto di più da uno come lui, ma a causa di diversi fattori le cose sono andate diversamente.
A tal proposito come si evince da un’intervista non troppo datata riportata dal corriere.it a condizionare le prestazioni di Van der Meyde è stato sicuramente uno stile di vita non propriamente in linea con quello di un calciatore.
O meglio, per diversi tratti è stato così. Lui stesso lo ha confessato senza troppi fronzoli e con quel rammarico frutto della maturità che oggi a quasi 46 anni ha acquisito proprio dopo alcune parentesi negative.
Il racconto senza filtri di Van der Meyde
“Quando ero all’Everton mi sono costruito una seconda vita – ha esordito l’ex esterno olandese. Tradivo mia moglie, ho abbandonato i miei figli per un’altra donna. Non mi perdonerò mai, è solo colpa mia. Uscivo ogni sera a bere fino a quando l‘alcool ha smesso di fare effetto”.
Il racconto prosegue poi con un altro particolare a dir poco sconvolgente: “A quel punto ho cominciato a far uso di droghe. Assumevo cocaina, non ero più me stesso. Dopo due notti insonni a causa delle sostanze assunte, ho capito che dovevo fare qualcosa. Ho chiamato il mio agente e gli ho detto che dovevo andarmene dall’Inghilterra o sarei morto”.
Il momento di gloria con la maglia dell’Inter
Probabilmente Van der Meyde sarà ricordato soprattutto per una sua prestazione notevole ai tempi dell’Inter in cui segnò una rete nel match di Champions League in casa dell’Arsenal, nel vecchio e leggendario stadio Highbury. Una serata epica per la Beneamata che vinse per 3-0 grazie anche ai sigilli di Cruz e Martins.
Quel risultato che scatenò l’euforia dell’allora presidente Moratti, che concesse all’intera squadra una mattina di shopping in gioielleria. Andy decise di comprare un orologio per colei che ai tempi era sua moglie. Altri tempi, in cui l’esterno proveniente dai Paesi Bassi sperava di poter scrivere una storia diversa nel mondo del calcio.