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“Non so se torno a giocare”: dramma totale del bianconero I Parole amare e pesantissime: “Mi sento un disabile”

Stadio Serie A (LaPresse) - ilposticipo.it
Stadio Serie A (LaPresse) – ilposticipo.it

Il giocatore ha parlato della sua situazione complicata spiegando però che non ha nessuna intenzione di alzare bandiera bianca 

Gli infortuni nel mondo del calcio sono un qualcosa con cui bisogna imparare a convivere. Alle volte però possono essere piuttosto gravi così da compromettere in maniera importante le carriere dei calciatori.

Chiaramente possono dipendere da vari fattori più o meno ponderabili. La predisposizione fisica è sicuramente un aspetto da tenere in considerazione, così come l’aumento delle partite. Giocare così tanto alla lunga può rivelarsi deleterio.

A ciò va aggiunto il passare degli anni, che rende la muscolatura più “fragile” rispetto agli albori. Fatto sta che in alcune circostanze purtroppo ci si ritrova nella condizione di dover fare una scelta.

Un po’ come capitato a Marco Van Basten, che a soli 30 anni ha dovuto appendere le scarpette al chiodo per via delle continue ricadute. Un altro protagonista della nostra Serie A potrebbe ritrovarsi dinanzi alla stessa situazione.

Il calvario che dura da oltre due anni

Stiamo parlando di Gerard Deulofeu, che ha vestito la maglia del Milan nel 2017 e dell’Udinese dal 2020 al 2025. La sua apparizione in campo però risale alla stagione 2022/2023, prima dell’inizio del suo lungo calvario.

Così come si evince dalle notizie riportate da gazzetta.it, l’ex canterano del Barca è alle prese con un infortunio al ginocchio (complicato da un’infezione alla cartilagine) dal quale non riesce proprio a riprendersi. Per questo sta sopraggiungendo in lui un lecito scoramento: “È una situazione difficile perché quello di cui soffro è più simile a una disabilità che a un infortunio” – ha esclamato in prima battuta.

Deulofeu (LaPresse) - ilposticipo.it
Gerard Deulofeu (LaPresse) – ilposticipo.it

La possibilità di dover dire addio al calcio giocato

Poi ha spiegato nel dettaglio quanto gli sta succedendo: “Non è un infortunio con tempi di recupero di sei, sette o otto mesi. È molto difficile perché a volte faccio progressi, ma ci sono anche battute d’arresto, e non si sa mai se ce la farò. Ma sono pazzo e non ho intenzione di mollare. Farò di tutto per tornare a giocare”.

Lo spagnolo ci ha tenuto a sottolineare che anche dopo la rescissione del contratto l’Udinese non gli ha mai fatto mancare il suo apporto e che se anche alla fine dovrà optare per il ritiro dal calcio giocato, vuole continuare a rimanere in questo mondo. Propositi importanti, che si spera possano essere posticipati. D’altronde a 31 anni appena compiuti l’auguro migliore che gli si possa fare è quello di tornare a giocare.