“Te ne vuoi andare? Porta questa cifra o ti alleni coi PRIMAVERA”: Inter-Calha, è scontro totale I Zero sconti, specie se li chiedono loro
La fumata nera del Galatasaray non vuol dire che Calha resterà con certezza all’Inter. La Beneamata però non intende fare sconti.
Basta poco per cambiare tutto, nel mercato del calcio funziona così. A Mondiale per Club aperto l’idea di Hakan Calhanoglu lontano dalla Milano nerazzurra pareva puro fantacalcio.
Il centrocampista turco, autentico faro del gioco interista, pilastro di Simone Inzaghi e idolo di gran parte della tifoseria, sembrava destinato a chiudere la carriera con la maglia nerazzurra cucita addosso.
Le sue prestazioni in campo, la sua dedizione alla causa e il ruolo sempre più centrale all’interno della squadra avevano cementato un legame che andava oltre il semplice contratto. Eppure, qualcosa è cambiato.
Le indiscrezioni provenienti dalla Turchia, il botta e risposta con capitan Lautaro Martinez all’indomani dell’uscita di scena al Mondiale per Club, per mano della Fluminense. Così i sussurri di una possibile cessione hanno cominciato a fare rumore. Ma cosa ha incrinato un rapporto così solido?
Tutta la complessità di questo mondo
Le motivazioni sono molteplici e complesse. Da un lato, sembra esserci una questione economica. Nonostante il rendimento eccezionale, il contratto di Hakan Calhanoglu, seppur cospicuo, potrebbe non essere più in linea con le offerte che arrivano da altri top club europei.
Squadre con maggiori disponibilità economiche e la necessità di un regista di altissimo livello potrebbero aver bussato alla porta dell’agente del turco con proposte difficilmente rifiutabili. Non solo, vuoi per il fine ciclo vuoi per gli screzi nello spogliatoio, la posizione di Calha resta in bilico.
La fumata nera
Non deve trarre in inganno la fumata nera tra il Galatasaray e l’Inter. Piero Ausilio ha incontrato Abdullah Kavukçu, il vicepresidente del club giallorosso. Non ci sono le condizioni per sedersi davvero e cominciare a trattare. Perché? Anche qui i motivi sono molteplici. L’Inter parte da un presupposto base: se Calha deve partire, che lo faccia adesso, non durante la preparazione per la stagione che verrà. La seconda è il Galatasaray stesso, impegnato nell’operazione Osimhen e nel pagamento di quella clausola rescissoria di 75 milioni di euro (spalmati su più anni).
La terza è una conseguenza della seconda: per chiudere l’affare subito, sottolinea la Gazzetta dello Sport, il Gala non può restare fermo ai 10 milioni di euro offerti, troppo pochi per l’Inter. Ma attenzione a dare tutto per scontato: la situazione di Calha e dell’Inter non è di rottura ma quasi dopo lo screzio con Lautaro Martinez, il Gala poi potrebbe tornare alla carica con un’offerta da 20 milioni. Decisivo il colloquio tra la dirigenza e il centrocampista turco: si deciderà tutto lì.