Sinner fuori di sé: ora non si torna indietro, il limite è superato I Dopo quel che è successo, però, c’era da aspettarselo

Il campione di Wimbledon è un clamoroso retroscena che lo manda fuori di sé per quanto accaduto a Londra. Ora non si torna indietro.
V per vendetta. Il centrale di Wimbledon è esploso in un boato assordante, un’onda sonora che ha travolto il cuore di Londra e si è propagata, in un’eco di incredulità e gioia purissima, fino all’Italia. Jannik Sinner il primo italiano a imporsi sull’erba londinese.
Non un successo qualsiasi, strameritato, forse perfino con un punteggio meno ampio per quel che s’è visto sul Centrale, sotto gli occhi di Kate e di tante stelle venute ad ammirare l’ormai consueta finale tra Sinner e Alcaraz.
Ebbene Jannik è riuscito a stoppare l’incredibile striscia vincente di Carlos Alcaraz, bi-campione in carica, travolto in quattro set di un Sinner impeccabile, a tratti illegale, che poteva vincere anche il primo set, dove è stato avanti 4-2. Tant’è.
Sinner alla fine ha compiuto l’impresa di battere lo spagnolo, proprio nel giardino di casa sua, riscrivendo la storia del tennis italiano: è lui il primo tennista azzurro a sollevare al cielo l’ambitissimo trofeo, sfiorato soltanto da Matteo Berrettini, nella finale del 2021 contro Nole Djokovic.
Il discorso del re
“Quando ero piccolo, Wimbledon era il sogno dei sogni, perché questo torneo sembra così lontano da dove vengo io. Adesso sto vivendo il mio sogno”. Queste le parole di Jannik dove il successo davanti ai 15 mila spettatori dell’All England Croquet and Lawn Tennis Club.
“Ho perso in un brutto modo a Parigi – ammette con un sorriso -, ma non conta come vinci o perdi, nei tornei speciali devi capire cosa hai fatto male e lavorarci sopra. Abbiamo cercato di accettare la sconfitta ed è uno dei motivi per cui ho vinto questo trofeo”. Eppure Sinner non solo ha rischiato di non arrivare in finale, ma di ricordare Wimbledon per un fatto increscioso.

Il retroscena
Al netto del successo contro Dimitrov solo per il ritiro del bulgaro, avanti 2-0 contro il rabberciato Sinner, il retroscena del terzo turno, dopo la passerella contro Pedro Martinez, ci ha regalato uno Jannik diverso, sempre educato ma meno compiacente. Ora chi supera il limite viene redarguito da un tennista diverso dal post squalifica per il caso Clostebol. Ormai non si torna più indietro.
In conferenza stampa alla domanda di un giornalista su Alcaraz, sottolineando il ricordo-horror della finale persa al Roland Garros, Sinner non le ha mandate a dire. “Tu vedi il futuro? Non sappiamo mai cosa possa succedere. Magari reagisco in modo positivo, magari in modo negativo. Non so cosa possa succedere”. Ora lo sanno tutti quello che è successo. Lo sa bene anche Carlitos Alcaraz.