ROMA, clamoroso, scatta la PENALIZZAZIONE I Decisione irremovibile, terremoto a Trigoria

I Friedkin adesso devono fare attenzione alle regole europee e mettere mani al portafogli: in arrivo una multa nonostante la cessione.
Quando si parla di calciomercato spesso di cade nell’errore di sperare che la propria squadra del cuore spenda il più possibile per acquistare giocatori forti e volenterosi.
Certo, è ciò che si augurano tutti, ma stare nel calcio moderno vuol dire fare letteralmente i conti anche con il proprio bilancio societario.
Lo sa bene la Roma che, a meno di clamorosi stravolgimenti, dovrà pagare un’antipatica multa che la mette in difficoltà.
Gli addii e le cessioni non sono infatti bastate e questa volta la famiglia Friedkin dovrà sborsare di tasca propria.
I milioni in arrivo non sono bastati
Alla fine la Roma è riuscita a chiudere il bilancio al 30 giugno 2025 inserendo anche la cessione dell’attaccante inglese Tammy Abraham, che andrà al Besiktas. I comunicati parlano di cifre attorno ai 15/20 milioni di euro e un’operazione di prestito oneroso con obbligo di riscatto da parte della società turca. La società italiana potrà quindi trattare l’affare come un trasferimento a titolo definitivo e quindi inserendo la plusvalenza a bilancio.
Documento che deve essere presentato all’Uefa e dichiarare un quasi pareggio, come da accordi per il Settlement Agreement firmato nel 2022. Ma nonostante l’importante operazione in uscita che fa respirare un po’ le casse giallorosse, i numeri dicono che questo non basterà e che sarà necessario pagare una multa.

Cattive notizie in arrivo
Non solo Abraham però. L’addio dell’attaccante inglese è stato infatti accompagnato dalla cessione a titolo definitivo di Zalewski all’Inter per 6,3 milioni – che ha deciso di riscattarlo dopo una stagione abbastanza positiva – e i 5,5 milioni di per Samuel Dahl ceduto al Benfica. Sono arrivati anche altri due milioni di euro per Enzo Le Fée e altri soldi potrebbero arrivare anche dal passaggio di Paredes al Boca Juniors dato ormai per fatto.
Coraggiosa la scelta dei dirigenti giallorossi di non svendere i propri giocatori più importanti: l’esempio è quello di Ndicka, la cui cessione avrebbe permesso di pareggiare il bilancio e mettere i conti in ordine. Una situazione difficile, ma non estremamente grave, con la famiglia Friedkin che allontana l’incubo dell’esclusione dalla coppe europee e le limitazioni in lista Uefa, ma che dovrà comunque pagare una multa, che ammonterà a circa 2-4 milioni di euro.