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“Deferiteli tutti”: interviene il TRIBUNALE I Decisione devastante, sul club è travolto, conseguenze tremende e IMMEDIATE, è la colpa è tutta di…

Giudice
Il calcio finisce di nuovo in tribunale – pexels – IlPosticipo.it

Nuovi guai da tribunale, figli di un calcio sempre più malato, dove i club non riescono più a gestire e a risolvere tante criticità. Decisione devastante

Il calcio italiano è un paziente sempre più grave, afflitto da una malattia cronica che miete vittime a ogni livello. Mentre i riflettori si accendono sulle difficoltà delle squadre blasonate, come Brescia e SPAL, che non sono riuscite a iscriversi alla prossima Serie C per gravi problemi economici, cancellando decenni di storia.

La notizia della doppia esclusione di club storici come Brescia e SPAL dalla Serie C 2025-2026 ha scosso l’ambiente, salvando di fatto la Sampdoria a conti fatti, non la Salernitana, retrocessa dopo il playout perso contro i blucerchiati. Un barrage figlio della penalizzazione delle Rondinelle, travolte da problemi economici. Tant’è.

Due piazze con un passato glorioso, capaci di calcare i campi della Serie A, si ritrovano ora a dover ripartire dalle leghe semi-professionistiche o addirittura da più in basso. È un segnale preoccupante di un sistema che scricchiola sotto il peso di gestioni spesso dissennate e di una crisi economica che non risparmia nessuno, nemmeno le realtà più solide sulla carta.

Questi casi eclatanti mettono in luce la fragilità di un modello sportivo che, nonostante il suo fascino, fatica a trovare un equilibrio finanziario sostenibile. Ma la patologia del calcio malato è ovunque, dalla Serie A con tanti club indebitati che si rifugiano nel mercato sostenibile, fino a inglobare qualsiasi categoria.

Quando un coro costa carissimo

Il malessere del calcio non si manifesta solo nei fallimenti milionari. A volte, è un semplice dettaglio, una leggerezza, a innescare sanzioni pesantissime. È il caso del Kamarat, squadra siciliana di Promozione, protagonista di una vicenda che ha del paradossale.

Lo scorso 12 gennaio, lo scontro al vertice regala al Kamarat una festa doppia: il 2-0 al Giarre vale un sorpasso in testa al campionato. Squadra a festeggiare nello spicchio riservato ai propri tifosi, gioia e adrenalina pura. Cori e canti, uno costa carissimo.

Kamarat
Kamarat, squadra siciliana di Eccellenza – Instagram – IlPosticipo.it

Interviene la Procura

Un coro non rivolto al Giarre, bensì agli storici rivali del Gemini, finisce sotto la lente d’ingrandimento della Procura. Che deferisce tutti i giocatori del Kamarat: per quel “chi non salta insieme a noi cos’è? Chi non salta insieme a noi cos’è? E’ un biancorosso, pezzo di m…a”. Arriva la stangata.

Sulla base di quel deferimento, dove erano coinvolti tutti e 20 i giocatori del Kamarat della sfida col Giarre, oltre che la società stessa, per responsabilità oggettiva, lo scorso 30 giugno si è arrivati a un’istanza di patteggiamento: 41 giornate di squalifica a carico dei calciatori deferiti (3 giornate per il capitano, 2 per tutti gli altri giocatori) e 1.000 euro di multa. Da scontare in Eccellenza nella stagione che verrà.