È deciso: RETROCESSIONE SUBITO I Torna ‘Calciopoli’: il club glorioso finisce nella serie cadetta e tutti i BIG se ne vanno via di corsa

Un altro club storico, esattamente come successe alla Juventus nell’estate del 2006, viene retrocesso nella serie cadetta.
L’estate del 2006 è stato sicuramente quella più incredibile, piena di colpi di scena, rivoluzionaria ed incredibile del calcio italiano. Quando si pensa a quella stagione di ormai 19 anni fa, infatti, la mente non va soltanto a Berlino e agli eroi azzurri che portarono a casa, dopo una stupenda cavalcata, il quarto Mondiale della nostra storia.
I mesi di maggio, giugno e luglio 2006, infatti, non possono che essere ricordati anche per il caso Calciopoli che rivoluzionò il calcio italiano e lo travolse con il più grande scandalo di sempre. La cupola e la triade che secondo le accuse e gli atti comandava il calcio italiano ed era formata da Luciano Moggi, all’epoca dei fatti amministratore delegato della Juventus, Roberto Bettega e Giraudo.
Attorno a loro un sistema marcio e corrotto che truccava le partite e i campionati, o tutto ciò che ruotava attorno ad essi, ed era formato anche da arbitri, designatori, giornalisti, opinionisti, agenti di mercato, procuratori e dirigenti di altre squadre di calcio, coinvolti in pieno, o solo in parte, nella vicenda.
Tra radiazioni, squadre retrocesse di ufficio, altre penalizzate nel campionato appena trascorso e anche in quello che sarebbe dovuto cominciare a settembre, squalifiche, l’estate 2006 vide davvero scatenarsi uno scandalo senza uguali che portò alla revoca dello Scudetto 2005, all’assegnazione di quello 2006 all’Inter e alla retrocessione in Serie B per la Juventus, per cui qualcuno aveva chiesto addirittura la radiazione.
Francia, Lione retrocesso nella serie cadetta
Altri sono stati i casi, invece, sempre in Italia, per esempio al termine del campionato 1980, che alcune squadre top, come Milan e Lazio, furono retrocesse perché coinvolte nel caso calcioscommesse. In altre situazioni, invece, fallimenti e mancate iscrizioni hanno portato a retrocessioni dolorose e a club gloriosi che sono spariti dalle mappe del calcio che conta.
Questo è quello che rischia, per esempio, il Lione in Francia, con il pericolo retrocessione d’ufficio in Ligue2 che è diventato concreto. In questo caso, come è ovvio che sia, una delle squadre francesi più importanti sarebbe costretta a cedere a zero tutti i suoi campioni o comunque calciatori più importanti. Cessione remunerata di questi calciatori che, al momento, resta l’unica ancora di salvezza per il club.

Lione, il ricorso che fa sperare il club
Il Lione, infatti, è stato retrocesso d’ufficio a causa dei tanti debiti che pendono sulla proprietà del club e che non sono stati ripagati. Una decisione presa negli scorsi mesi dalla Federazione calcistica francese e che adesso è diventata ufficiale. La società, però, ha fatto ricorso, potrebbe anche riuscire a vincerlo ed in quel caso, così, essere riammesso in Ligue1, ma anche in Europa League, competizione europea conquistata sul campo nello scorso campionato.
Il Lione, nel frattempo, sta cercando di cedere tutti i suoi gioielli. Una corsa contro il tempo per ripagare i debiti e per avere più possibilità di vincere il ricorso contro la Federazione ed essere riammesso nella massima serie. Un accordo fatto con la Uefa, poi, stabilisce che, se dovesse essere accolto questo ricorso, il club avrebbe anche tutto il diritto di partecipare alla prossima Europa League.