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FERRARI, chi si rivede: TORNA MONTEZEMOLO, la Formula 1 ritrova il suo uomo iconico I I dettagli del nuovo accordo

Luca Cordero di Montezemolo
Luca Cordero di Montezemolo, ex numero uno della Ferrari – facebook – IlPosticipo.it

Non solo Max Verstappen alla Mercedes, la Formula 1 ritrova il suo uomo iconico della Ferrari, Luca Cordero di Montezemolo.

Se si farà o meno, lo scopriremo solo vivendo, ma che la Mercedes sia in trattativa per strappare Max Verstappen alla Red Bull, è vero. Tutta la stampa mondiale ne è convinta, per un affare clamoroso, proprio alla vigilia di una stagione, la prossima, dove la power unit farà tutta la differenza di questo mondo. Ebbene, anche nel Paddock sono tutti convinti che la Mercedes sia davanti a tutti nello sviluppo del cuore pulsante di una monoposto. E la Ferrari.

C’era un tempo in cui la scuderia di Maranello era sinonimo di vittorie, di dominio, di un’aura quasi invincibile in Formula 1. Era il periodo del Cavallino by Luca Cordero di Montezemolo. Una storia meravigliosa, intrisa di successi, innovazione e un’indiscutibile capacità di incarnare lo spirito più autentico del Cavallino Rampante.

Montezemolo fu a capo della Ferrari per oltre ventitré anni (dal 1991 al 2014), ha rappresentato molto più di un semplice dirigente. È stato un visionario, un comunicatore impeccabile, un mediatore abile e, soprattutto, un costruttore di sogni.

Arrivato in un momento difficile per la Scuderia, ha saputo ricostruire dalle fondamenta, portando a Maranello figure chiave come Jean Todt, Ross Brawn e, naturalmente, Michael Schumacher. Il sodalizio con il Kaiser ha dato vita a un’epopea irripetibile: cinque titoli mondiali consecutivi piloti (2000-2004) e sei costruttori, un’era di supremazia totale per la Ferrari.

Lo status quo

Oggi, guardando le Ferrari annaspare, sorridere per il gradino più basso del podio, a distanza siderale dalla McLaren, non si può fare a ameno di provare un pizzico di nostalgia. La Formula 1, in particolare, sembra aver perso quella magia e quella continuità di successi che caratterizzavano l’era Montezemolo-Schumacher.

Le vittorie sono sporadiche, la gestione sportiva appare a volte meno incisiva e l’attesa per un nuovo titolo mondiale si protrae da troppo tempo. L’arrivo di Vasseur non ha cambiato granché lo status quo. Anche quest’anno la sensazione è che, nonostante i proclami iniziali, sarà difficile arrivare davanti a tutti, anche solo in un singolo Gran Premio.

Michael Schumacher
Michael Schumacher, l’alfiere della Ferrari made in Montezemolo – ansa – IlPosticipo.it

Tornasse lui

Sarebbe ingenuo pensare che il tempo possa tornare indietro o che una singola figura, per quanto carismatica, possa replicare un’epoca irripetibile. Il mondo è cambiato, la Formula 1 è mutata e la Ferrari stessa si è evoluta.

Eppure, in un’epoca di cambiamenti rapidi e di incertezze, c’è un desiderio diffuso di ritrovare quell’alchimia vincente, quella capacità di sognare in grande e di trasformare i sogni in realtà che hanno contraddistinto la gestione di Montezemolo. Sarebbe bello, sì, se si tornasse a quei tempi.