Inter, i 55 giorni che hanno cambiato tutto | Dalla gloria al caos

Inter, tutto è cambiato in meno due mesi: dalla gloria più assoluta al caos totale. In casa nerazzurra regna la bufera
Può la vita calcistica cambiare in poco meno di due mesi? Assolutamente sì. Per informazioni o altro basta chiedere all’Inter che, nel giro di 55 giorni precisi, ha visto andare in fumo tutti gli obiettivi possibili ed immaginabili.
Dalla Coppa Italia fino al Mondiale per Club, passando per campionato e Champions League. Senza dimenticare, inoltre, la disfatta di Riyad nella finale della Supercoppa Italiana. Una stagione a dir poco fallimentare che porta la firma sia di Simone Inzaghi che di Cristian Chivu.
Quest’ultimo, però, ha decisamente meno colpe visto che è ritornato in nerazzurro da poche settimane ed ha avuto non molto tempo per farsi conoscere dalla nuova squadra. Alla fine, però, quello che conta sono i risultati. Per i nerazzurri, questa stagione che si è appena conclusa, sono stati tutti a dir poco negativi.
La doppia sfida contro il Milan in Coppa Italia, lo scudetto perso per un punto a favore del Napoli, la disastrosa finale di Champions persa malamente contro il PSG e l’uscita clamorosa agli ottavi di finale per merito della Fluminense al Mondiale. In meno di due mesi.
Inter, tutto è cambiato in soli 55 giorni
Quel gol di Acerbi, che ha sancito la vittoria dell’Inter contro il Barcellona per 4-3, sembrava ieri. Ed invece era il 6 maggio. L’Inter aveva conquistato la seconda finale, in tre anni, della massima competizione europea. Il mese precedente era stato terrificante: 3 sconfitte consecutive con Bologna, Milan e Roma. La zampata, da attaccante vero, del difensore ha cancellato tutto quello che c’era stato di negativo. In campionato, invece, la rincorsa al Napoli non era compromessa definitivamente. Bastava un passo falso degli azzurri di Conte che c’è stato. Così come quello dell’Inter che non ha ridotto le distanze né allungato in classifica.
Alla fine, però, il titolo è andato ai partenopei. Otto giorni più tardi la finale di Monaco di Baviera. Un disastro. Un completo disastro. Nerazzurri mai pericolosi, mai scesi in campo. Un dominio letale dei parigini che ne avrebbero potuti realizzare anche 10 di gol ed invece si sono “fermati” a 5. La stagione, però, era tutt’altro che finita visto che c’era da disputare il Mondiale per Club. Senza Inzaghi che, molto prima della finale, aveva già trovato l’accordo con l’Al-Hilal. Al suo posto Cristian Chivu, anche se il sogno era quello di puntare su Cesc Fabregas che è rimasto al Como.

Inter, tutto è cambiato: ora regna il caos più totale
Col Monterrey arriva il pareggio. Con Urawa Red Diamonds e River Plate vittorie. Poi con la Fluminense il crollo più totale di una stagione da film horror. Poi le polemiche del dopo-gara. Le frecciatine di Lautaro Martinez ad Hakan Calhanoglu (che risponde sui social network).
L’intervento del presidente Beppe Marotta che si scaglia contro il fantasista turco. Insomma, dalle stelle alle stalle. Tutto è cambiato in casa Inter. Bisognerebbe ripartire da zero e, magari, come dice il capitano argentino da calciatori che credono e vogliono onorare questa maglia.