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Ultim’ora – Rivoluzione contratti dei calciatori in Serie A: il Consiglio dei Ministri approva il DECRETO I Per società e professionisti ora cambia tutto

Stretta di mano
Contratti dei giocatori, svolta epocale – pixabay – IlPosticipo.it

Non solo arbitri alla stregua di pubblici ufficiali, arriva la rivoluzione sui contratti dei calciatori, confermata da un decreto ministeriale.

Il calcio italiano è sull’orlo di una trasformazione epocale. Non più solo un gioco, ma un settore sempre più regolamentato, dove la trasparenza e la stabilità economica diventano pilastri fondamentali.

Due le riforme stanno ridefinendo il volto della Serie A: un vero e proprio storico restyling che cambierà per sempre lo sport più seguito al mondo. La prima riforma riguarda i tanti chiacchierati direttori di gara, equiparati a pubblici ufficiali.

Questo significa che un’aggressione verbale o fisica nei loro confronti, sia essa avvenuta durante una partita o in altri contesti legati alla loro funzione, non sarà più considerata una semplice infrazione sportiva, ma un reato perseguibile penalmente con la stessa severità riservata ad atti contro un carabiniere, un poliziotto o un impiegato statale nell’esercizio delle sue funzioni.

Purtroppo siamo arrivati a questo punto a causa delle reiterate aggressioni nei confronti dei fischietti nostrani, soprattutto nelle categorie inferiore. Non c’era bisogno di questo switch in un mondo pseudo-normale. Ma ora ci si dovrà pensare due volte prima di prendersela con un arbitro.

Pensateci due volte

Avranno una maggiore tutela legale e godranno di una protezione giuridica significativamente più forte. Insulti, minacce o aggressioni, che spesso restano confinate alle sanzioni sportive (talvolta blande), potranno ora comportare denunce, processi penali e pene detentive.

L’inasprimento delle conseguenze dovrebbe agire da deterrente contro la crescente violenza verbale e fisica che caratterizza spesso gli stadi italiani, non solo nei confronti dei direttori di gara, ma anche verso i loro assistenti e i responsabili VAR. Riconoscere agli arbitri lo status di pubblici ufficiali eleva la percezione del loro ruolo, rafforzando la loro autorità in campo e contribuendo a riportare il rispetto necessario per il corretto svolgimento delle competizioni. E la seconda riforma?

Arbitro
Arbitro, alla stregua di un pubblico ufficiale – lapresse – IlPosticipo.it

Il Decreto Ministeriale sui contratti dei calciatori

La seconda, e forse ancora più rivoluzionaria, novità riguarda i contratti dei calciatori. Attraverso un apposito decreto ministeriale, c’è la possibilità di stipulare dei contratti a lungo termine, al fine di garantire maggiore stabilità alle società, permettendo ammortamenti più spalmati nel tempo. Non solo.

Ecco le clausole vincolanti per le cessioni, per evitare lunghe e logoranti trattative o situazioni di stallo che danneggiano il valore del calciatore e gli interessi del club, per pianificare a lungo termine gli investimenti sui giocatori e di gestire meglio le uscite in caso di cessione dovrebbe contribuire a risanare i bilanci e a rendere le società meno vulnerabili alle fluttuazioni del mercato. Così, se vi pare.