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Ultim’ora, addio iscrizione: li hanno fatti fuori, ora il macello è completo I E ad avvantaggiarsene è l’Inter

FIGC
La sede della FIGC, a Roma, a Via Allegri – ansa – IlPosticipo.it

Calcio italiano sempre più nella bufera tra ricorsi, penalizzazioni e ricorsi, espressione di un calcio sempre più malato. Buon per l’Inter.

Il sipario sulla stagione calcistica si è appena abbassato, con l’appendice all’estero del chiacchieratissimo Mondiale per Club, ma il rumore di carte bollate e sentenze emesse continua a risuonare, lasciando un retrogusto amaro e la sensazione di un sistema in perenne fibrillazione.

L’epilogo del campionato di Serie B è un lampante esempio del caos che attanaglia il calcio italiano, stretto tra l’urgenza di rispettare il Fair Play Finanziario e la piaga degli illeciti amministrativi.

Protagonista (suo malgrado) di questa telenovela è il Brescia, vittima designata di una retrocessione d’ufficio in Serie C. Una mazzata per le Rondinelle, penalizzate di 4 punti nella stagione appena conclusa e di ulteriori 4 punti da scontare nella prossima, a causa di irregolarità nei versamenti di stipendi e contributi.

La decisione del Tribunale Federale Nazionale ha trasformando una salvezza conquistata sul campo in retrocessione d’ufficio, scatenando la furia del presidente Massimo Cellino e un playout surreale tra Sampdoria e Salernitana, con la salvezza del Doria ma con un return match a Salerno non portato a termini, causa caos all’Arechi, con scene inaccettabili.

Un calcio malato

Il caso Brescia-Salernitana-Sampdoria, comunque, è solo l’ultimo di una lunga serie di episodi che mettono in evidenza le fragilità del calcio italiano. Le norme sul Fair Play Finanziario, introdotte per garantire la stabilità economica dei club, si scontrano spesso con gestioni allegre e con la tendenza a “forzare” le regole, generando contenziosi legali che si trascinano per mesi, creando incertezza e distorcendo la regolarità dei campionati.

Il sistema della giustizia sportiva, con i suoi tempi e le sue procedure, spesso appare poco lineare e poco comprensibile ai più. Le sentenze che arrivano a giochi fatti, o che modificano classifiche già consolidate, alimentano il dibattito sulla necessità di una riforma strutturale, ma certificando tutti i virus di un calcio sempre più malato.

Il Paolo Mazza
Revoca delle concessione alla SPAL del Paolo Mazza, dopo l’esclusione dalla Serie C – facebook – IlPosticipo.it

Di male in peggio

La stagione appena terminata è stata l’ultima per la SPAL, esclusa dal Consiglio Federale, un po’ come la Lucchese, fallita in seguito all’avvio della procedura di liquidazione giudiziale, il che vuole ripescaggi: certo quello della Pro Patria, probabile quello del Ravenna (dipende dalla fine del Brescia di Cellino).

In questo marasma generale c’è chi sorride, l’Under 23 dell’Inter. Che verrà ripescata al posto della SPAL, a patto che entro il 18 riesca a effettuare tutti i passaggi formali. Nel caso tutto fili liscio, sarebbe la terza seconda squadra nella prossima Serie C, insieme a quelle di Atalanta e Juventus.