Formula 1, apoteosi ITALIA: “Me lo sentivo” I Successo storico, mancava da 16 anni: “Sta diventando grande”

Svolta Italia in Formula 1. Grande successo che diventa storia: non accadeva da sedici anni. Apoteosi totale.
Brand e piloti cambiano, la Ferrari resta. Per la scuderia di Maranello il Mondiale di Formula 1 è più di una competizione; è l’essenza stessa della sua storia, un legame indissolubile con l’idea di velocità, ingegno e passione italiana.
Eppure, per trovare l’ultimo acuto nel Mondiale Piloti bisogna tornare indietro di quasi due decenni, a un’epoca in cui i telefoni cellulari non erano ancora “smart” e i social media erano agli albori. Un’attesa lunga, quasi estenuante per i milioni di tifosi del Cavallino Rampante sparsi per il mondo.
Era il 2007 quando Kimi Räikkonen riportò a Maranello l’ultimo Mondiale Piloti. Una stagione al cardiopalma, decisa all’ultima gara, il Gran Premio del Brasile, in un finale thriller che vide Kimi trionfare contro ogni pronostico.
Arrivato alla Ferrari dopo aver sfiorato il titolo con la McLaren, il finlandese si impose con una rimonta incredibile, sfruttando i passi falsi dei rivali Lewis Hamilton e Fernando Alonso. Quel titolo fu la ciliegina sulla torta di un’era d’oro che aveva visto Michael Schumacher dominare la scena per anni, portando a casa cinque mondiali consecutivi con la Rossa. Ma dopo Kimi, il deserto.
Un anno dopo
Per il Mondiale Costruttori, l’attesa è stata leggermente meno lunga, ma comunque significativa. La Ferrari si aggiudicò il titolo per le squadre nel 2008, confermando la solidità della sua struttura e l’eccellenza del suo pacchetto tecnico. Altro deserto di titoli.
Anche quest’anno almeno di impensabili ribaltone la Ferrari non vincerà il Mondiale né con Leclerc né con Hamilton, la McLaren è in super pole per restare leader tra i Costruttori. Così al popolo italiano non resta che godere per altro.

Un punto di partenza
Il terzo posto nell’ultimo Gran Premio del Canada ha riportato in auge un altro Kimi, quell’Antonelli prospetto di predestinato. Il primo podio in carriera per il pilota della Mercedes, riporta un italiano lassù a quasi sedici anni dopo Jarno Trulli.
La piccola imprese del deb bolognese diventa storia: a 18 anni e 9 mesi Kimi Antonelli è il più giovane di sempre a conquistare un podio, il terzo per età nella storia della Formula 1 dopo Verstappen e Stroll. Un punto di partenza, a quanto pare, non certo di arrivo. “Il nostro piccolo Kimi sta diventando grande” se la gode Toto Wolff, come lui anche il popolo italiano, aspettando una Ferrari competitiva.