Parma, ‘Cuesta’ non se l’aspettava nessuno: 29 anni, ma fa ‘già’ panchina I Da Arteta al ritorno al sogno
Il neo tecnico del Parma ha bruciato tutte le tappe e alla soglia dei 30 anni si prepara alla prima avventura sua una panchina di club
L’addio di Chivu fa già parte del passato, adesso in casa Parma è tempo di pensare al nuovo corso targato Cuesta. L’allenatore classe ’95 è probabilmente la vera scommessa della prossima Serie A, ma nonostante l’età ha già mostrato di avere del potenziale.
Questa però sarà la prima panchina di club, che si ritroverà a gestire. Per sua fortuna però la piazza ducale consente di poter lavorare con serenità e la proprietà sembra avere la pazienza giusta per poter “crescere insieme”.
D’altronde gli emiliani dopo la salvezza raggiunta all’ultima giornata quest’anno si augurano di poter fare un ulteriore passo in avanti nel corso di questa stagione. La concorrenza è ampia e spietata, ragion per cui non sarà semplice.
Cuesta dal canto suo vuole stupire e proporre la sua idea di calcio propositivo. Dovrà comunque trovare un equilibrio visto che il campionato italiano è notoriamente di matrice difensivista e le squadre troppo arrembanti alla lunga non pagano.
Le esperienze pregresse di Cuesta
Il tecnico originario di Palma de Maiorca che compirà 30 anni il prossimo 29 luglio ha fatto il grande salto dopo essere stato il vice di Arteta all’Arsenal per ben cinque anni. Un’esperienza importante visto che nell’ultima stagione i Gunners sono arrivati in semifinale di Champions League e hanno chiuso al secondo posto il Premier League.
In precedenza Arteta ha avuto una parentesi alla Juventus, dove dal 2018 al 2020 è stato il vice allenatore della selezione Under 17 bianconera. Prima ancora era stato all’Atletico Madrid dove per ben quattro anni si è occupato del settore giovanile.
Il progetto ambizioso del Parma
Dunque, ha lavorato molto con i ragazzi e ha collaborato con personaggi di spicco del mondo del calcio. Skills importanti che sembrano calzare bene con ciò che serve al Parma in questa fase. Dovrà però essere bravo a farsi scivolare addosso la pressione del calcio nostrano.
La società è consapevole di questo ed è pronto a tutelarlo nel migliore dei modi visto che crede fermamente in questo progetto. Chivu d’altronde ha lasciato delle buone basi e tra prospetti futuribili e qualche figura di maggiore esperienza il materiale a disposizione di Cuesta è sicuramente molto interessante. I rischi naturalmente ci sono, ma anche questo è stato già messo in preventivo.