Modric-Milan, salta tutto: richieste perentorie, la parola viene prima di tutto I Stop visite mediche: Ma Tare ha lo spiraglio MONDIALE

L’arrivo di Modric al Milan sembrava ormai imminente, ma il croato ha fatto una richiesta specifica alla società rossonera
Il nuovo Milan sta pian piano prendendo forma. I primi tasselli sono stati il direttore sportivo Tare e il ritorno di Massimiliano Allegri in panchina. A ciò va aggiunga la cessione di Reijnders al Manchester City, che consentirà di muoversi in entrata.
In attesa di qualche colpo di maggior prospettiva, la società si è concentrata su una figura di assoluta esperienza, che nell’immaginario societario dovrà essere una sorta di Ibrahimovic del 2020.
Negli ultimi anni infatti al Milan è un po’ mancato quel campione un po’ più datato in grado di inculcare ai giovani i veri valori del club. Per questo la prima scelta è stata quella di ingaggiare Luka Modric, svincolatosi dal Real Madrid.
A settembre compirà 40 anni. Ragion per cui da un punto di vista tecnico non ci si può aspettare tantissimo. Al contempo può aiutare i giovani a crescere. Negli ultimi giorni però c’è stato un piccolo intoppo nella trattativa, che ha fatto temere che l’affare potesse saltare.
Cosa ha chiesto Modric alla sua nuova squadra
Niente paura. Modric ha soltanto chiesto di posticipare le visite mediche al termine del Mondiale per Club. Come riporta gazzetta.it per lui si tratta di una sorta di forma di rispetto nei confronti del Real Madrid, con cui ha giocato per una vita.
Lo stesso Milan aveva deciso di intraprendere la linea del rispetto evitando di annunciare il tesseramento in questa fase in cui la compagine madrilena è impegnata su un fronte importante. D’altronde i rapporti tra rossoneri e blancos sono sempre stati piuttosto buoni e consolidati.

Il legame indissolubile con il Real Madrid
A prescindere per Modric non sarà affatto semplice mettere da parte tutto ciò che ha fatto con il Real Madrid. In tredici stagioni nella Capitale di Spagna ha vinto praticamente ogni trofeo disponibile. Mancano solo l’Europa League e la Conference League (chiaramente mai disputati dai galacticos).
A livello personale si è poi tolto la più grande delle soddisfazione vincendo il Pallone d’Oro nel 2018, anno in cui guidò la sua Nazionale ad una storica finale Mondiale persa per 4-2 contro la Francia di Mbappé. Nonostante ciò vuole ancora vincere l’ultima sfida della sua prestigiosa carriera in un calcio complicato come quello italiano e in una piazza esigente come quella milanista.