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“Le stesse inca..ture di prima”: Sarri-Lotito, ci risiamo, è successo di nuovo

Maurizio Sarri, allenatore Lazio (LaPresse) - ilposticipo.it
Maurizio Sarri, allenatore Lazio (LaPresse) – ilposticipo.it

Il tecnico toscano ritornato alla Lazio dopo poco più di un anno ha parlato anche del suo rapporto con il presidente Lotito

La Lazio è pronta a ripartire da Maurizio Sarri. La società biancoceleste ha deciso di puntare nuovamente sull’allenatore che nel 2023 portò la squadra fino al secondo posto. In attesa della presentazione ufficiale, l’ex Napoli e Chelsea ha già rilasciato alcune dichiarazioni.

Si è infatti lasciato andare ad un’intervista con il giornalista di Sportitalia Alfredo Pedullà. L’interessante chiacchierata dalla quale sono venuti fuori diversi spunti interessanti è stata poi ripresa dal corrieredellosport.it.

Tra questi naturalmente non potevano mancare il motivo di questo nuovo idillio e il rapporto con il patron Lotito. Come al solito Sarri ha risposto con la franchezza che lo contraddistingue e quindi senza peli sulla lingua.

Su un aspetto in particolare è stato piuttosto chiaro, lasciando intendere che come già avvenuto in passato potrebbero esserci dei momenti non propriamente teneri tra lui e la proprietà. Cerchiamo di capire in che senso.

Sarri e i “nuovi” litigi con Lotito

Sarri infatti alla domanda relativa al mercato seppur abbia risposto col sorriso ha chiaramente lasciato intendere le sue intenzioni: “Torno con lo spirito di prima e sul mercato si litigherà sicuramente. Sono tutte cose che conosco, ma non è che vengo per accontentarmi”.

Poi ha proseguito ribadendo ulteriormente la sua linea: “Ho le stesse pretese di prima, prenderò le stesse incazzature di prima. Fa parte della normalità, sarebbe preoccupante se avessi un atteggiamento diverso”.

Il presidente della Lazio
Il presidente della Lazio (foto LaPresse) – Ilposticipo.it

Il ritorno alla Lazio all’insegna del romanticismo

D’altronde nell’estate 2023 dopo la qualificazione in Champions League ci furono diverse divergenze in tal senso. Lui chiese alcuni nomi mentre la società gliene portò altri. Stavolta non ci saranno troppi innesti, ma per forza di cose dovranno essere mirati e soprattutto in grado di sposare il credo tattico dell’allenatore.

A prescindere da ciò Sarri ha fatto questa scelta soprattutto per ragioni di cuore: “È stato un discorso d’affetto. La Lazio è come tornare a casa. Se uno ci pensa con lucidità, solo dal punto di vista materiale, le possibilità di fare meglio del secondo posto del 2023 non sono tante. Questo è un ambiente in cui voglio bene a tutti così come alla tifoseria. Non ci ho pensato nemmeno più di tanto”. Insomma, rispetto al passato gli animi sono decisamente più distesi e ciò non può che giovare al nuovo corso biancoceleste.