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“Yamal? La prima squadra se la sogna”: bordata dell’ex tecnico I “Non ci sono scusanti”

Lamine Yamal (LaPresse) - ilposticipo.it
Lamine Yamal (LaPresse) – ilposticipo.it

Nonostante il talento mostrato finora, l’allenatore ha affermato senza giri di parole che in alcuni contesti Yamal non avrebbe trovato spazio

Lamine Yamal è l’astro nascente del calcio mondiale. Alla soglia dei 18 anni il talento del Barcellona è già tra i candidati a raccogliere la pesante eredità di Messi in blaugrana e non solo. Di fatto ad oggi insieme a Mbappé sono gli unici due calciatori che lasciano ben sperare per il futuro di questo sport.

Che possano essere loro i nuovi fenomeni di quest’epoca calcistica? Ad oggi tutti gli indizi portano a loro. Il francese dal canto suo può già vantare un Mondiale vinto e con l’approdo al Real Madrid spera di fare incetta di ulteriori successi.

Yamal dal canto suo spera di riportare il Barca nell’elité del calcio mondiale e visto il nuovo corso con diversi giovani interessanti le possibilità sembrano essere piuttosto elevate. Nel frattempo c’è da registrare una considerazione importante fatta sul suo conto da uno degli allenatori più vincenti del nostro calcio.

Infatti a suo parere Yamal in Italia non avrebbe trovato il medesimo spazio che ha trovato invece al Barcellona. Detta così può sembrare un’eresia, ma se contestualizzata nel giusto modo non è così strana.

Chi ha espresso questa considerazione su Yamal

A parlare è stato Fabio Capello, che come riporta tuttomercatoweb.com ha rimarcato che in Italia non abbiamo la giusta pazienza ad aspettare i giovani e che Yamal non avrebbe mai giocato l’Europeo (vinto da protagonista) se fosse stato figlio del Bel Paese.

Un pensiero già esternato qualche tempo da Julio Velasco e che l’ex allenatore di Roma e Juventus ha rimarcato, seppur con enorme rammarico:  “In Italia non avrebbe giocato sicuramente all’età che aveva in prima squadra, non avrebbe fatto l’Europeo”.

Fabio Capello (LaPresse) - ilposticipo.it
Fabio Capello (LaPresse) – ilposticipo.it

Il problema dei giovani nel nostro campionato

Sulla base di queste considerazioni , Capello ha poi fatto un parallelo importante e che calza perfettamente con la crisi che sta vivendo il nostro movimento calcistico: “Faccio un altro esempio: perché l’Ajax sforna giovani giocatori? Perché li mettono in campo, sbagliano e li rimettono in campo. Bisogna intravedere le qualità, il potenziale e le prospettive. Se si pensa solo al risultato, è molto difficile. Bisogna puntare sulla tecnica e noi l’abbiamo dimenticato”.

L’auspicio è che chi di dovere ascolti queste parole visto che stiamo parlando di un allenatore che ha trionfato in qualsiasi contesto in cui è stato sia in Italia che all’estero. Per poter sperare che un giorno un talento come Yamal possa esplodere anche nelle giovanili nostrane, vanno fatti dei cambiamenti tangibili in tempi rapidi.