ROMA BOOOM: 985 mila euro in una botta sola I Vittoria è milionaria: pochi giorni e incasso record, altro che gloria eterna

Hype altissimo sulla Capitale: 985 mila euro in una botta sola. Centrare la vittoria significa svolta con una vincita milionaria.
Aspettando il ritorno alla competitività perduta, di inizio millennio ma non solo negli ultimi venti anni, quando Roma e Lazio lottavano per lo scudetto, le squadre della Capitale possono poggiarsi su degli obiettivi.
Vincere il derby è un obbligo morale, ne va del vivere serenamente in città. Ma c’è un altro obiettivo che esula dalla passione e va inquadrato in una sorta di ragion di stato. La qualificazione alle competizioni europee rappresenta molto più di un traguardo sportivo per Roma e Lazio: è una vera e propria boccata d’ossigeno per i bilanci delle due società capitoline.
Dopo mesi di conti in equilibrio precario e restrizioni legate al Fair Play Finanziario, l’accesso alle coppe internazionali apre nuove prospettive economiche. Le cifre parlano chiaro. Solamente la partecipazione alla fase a gironi di Champions League garantisce un minimo di 15 milioni di euro, cui si aggiungono bonus per i risultati sportivi, il market pool televisivo e gli incassi da botteghino.
Anche l’Europa League e la Conference League, pur con introiti inferiori, offrono un contributo significativo alle finanze societarie. Per club come Roma e Lazio, si stima un guadagno potenziale tra i 20 e i 60 milioni di euro a stagione in base al percorso europeo.
Svolta Capitale
Partecipare con regolarità alle coppe europee contribuisce anche ad accrescere il valore del brand e l’appeal verso sponsor e investitori. A tal proposito, il ritorno mediatico garantito dalle notti europee favorisce la firma di nuovi accordi commerciali e rinnovi a cifre più elevate, come già visto in passato con main sponsor e fornitori tecnici.
Un altro effetto diretto riguarda la pianificazione del mercato. Con una maggiore liquidità, i due club avranno margini più ampi per investire in nuovi acquisti senza rischiare sanzioni UEFA. Inoltre, la qualificazione permette una gestione più serena dei contratti in scadenza e un rafforzamento del parco giocatori, essenziale per competere su più fronti. Un discorso che va a influire sulla città. Almeno fino a maggio.

Aria di casa mia
Gli Internazionali d’Italia sono diventati un fiore all’occhiello di Roma. Lo straordinario ampliamento del Foro Italico, unito alla competitività dei nostri tennisti, creare un hype altissimo sulla Capitale, che va influire su tutta la città visti i milioni di appassionati che invadono la Città Eterna a maggio. Poi con Jannik Sinner, quest’anno non ne parliamo. Già solo gli allenamenti hanno provocato un bagno di folla incredibile per vedere il numero uno al mondo. Gli Internazionali d’Italia sono diventati un evento clamoroso.
La conferma arriva dal Montepremi pazzesco: arrivare al primo turno significa intascarsi qualcosa come 20.820 euro, che diventano 30.895 e 52.925, rispettivamente per secondo e terzo turno. Un ottavo di finale vale 90.445 euro, un quarto quasi il doppio: 165.670! Un semifinalista guadagna 291.040. La finale di base porta 523.870 euro, se poi si dovesse vincere, boom: 985.030! Questa è Roma, aspettando la cifra totale delle feste per uno scudetto nella Capitale, che sia a tinte giallorosse o biancocelesti, è uguale per la Città Eterna.