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Alcaraz numero uno al mondo: Sinner cede lo scettro: Ufficiale, dopo Roma l’italiano deve arrendersi all’evidenza

Carlos Alcaraz e Jannik Sinner
Carlos Alcaraz e Jannik Sinner, i dominatori dell’Atp – ansa – IlPosticipo.it

Il ritorno di Sinner dopo la squalifica è strappa applausi. Ma non basta per fermare Alcaraz. Dopo Roma non ci sono più tanti dubbi.

Tanta attesa, curiosità e un amore sconfinato del popolo italiano (e non) hanno accompagnato il ritorno in campo dopo quella squalifica che grida ancora vendetta per tempi e modi con cui è arrivata. Ma il caldo abbraccio di Roma, ci ha restituito Jannik Sinner.

Dopo lo stop forzato, i colpi di Sinner agli Internazionali sono rimasti gli stessi: profondi, precisi e carichi di quella freddezza che lo ha reso uno dei protagonisti assoluti della nuova generazione. Ma c’è un “però” che aleggia sull’orizzonte rosso della stagione: la terra battuta.

Un colore che s’avvicina ai capelli di Sinner, non al suo gioco. O meglio, è la superficie dove l’infinito talento di Jannik si vede meno: esplosività, gioco in spinta e timing perfetto trovano meno sfogo sui campi lenti e scivolosi della terra, dove il margine d’errore si riduce e la pazienza diventa una virtù imprescindibile.

Non è un caso se i risultati più brillanti di Jannik siano arrivati su cemento e indoor. Al contrario, sulla terra, le sue prestazioni faticano ancora a raggiungere quel livello che Carlos Alcaraz ha insito nei cromosomi.

Mondi a confronti

Sinner e Alcaraz, così simili tanto diversi. Modi differenti di concepire il tennis, attitudini agli antipodi. Talenti infiniti entrambi, destinati a dominare le prossime decade dell’Atp nonostante il redivivo Djokovic s’è tolto lo sfizio di arrivare a quota 100 tornei vinti, grazie alla ciliegina sulla torta di Basilea.

La differenza tra Sinner e Alcaraz la fanno due fattori. Il primo è da identificare nella stessa. Boris Becker li ha descritti meglio di chiunque altro: Jannik è da dieci quando gioca, più o meno sempre. Alcaraz parte da 11, anche se spesso ondeggia tra il suo top e il 9. E il secondo fattore?

Jannik Sinner
Jannik Sinner al primo Gran Slam – ansa – IlPosticipo.it

Semaforo Rosso

Roma l’ha confermato il numero uno sulla Terra Rossa è Carlitos Alcaraz, trionfatore degli Internazionali contro un Sinner a corto di energie, causa anche quei tre mesi di stop forza che si sono fatti sentire. Al di là di tutto, però, è l’ammissione ufficiale di Sinner a inquadrare una situazione da ribaltare.

Sulla terra rossa, come ho già detto a Roma, il favorito numero uno è sempre Carlos Alcaraz”. Sinner ripete le parole dette subito dopo il trionfo di Carlitos al Foro Italico: “Io ho tanti margini di miglioramento su questa superficie: vediamo come andrà qui a Parigi. Ma Alcaraz è il numero uno sulla Terra Rossa”. Che non vuole dire che vincerà il Roland Garros a prescindere…