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“L’arbitro dentro me è morto”: Orsato tira fuori lo scheletro dall’armadio e lo dice in pubblico

La rivelazione dell'ex arbitro
Daniele Orsato vuota il sacco – IlPosticipo.it (Foto LaPresse)

Lo scorso anno, per aver raggiunto i limiti di età consentiti, ha dovuto necessariamente appendere il fischietto al chiodo.

Nel corso della sua carriera può tranquillamente dire di essersi tolto un bel po’ di soddisfazioni. D’altronde non potrebbe essere altrimenti.

Stiamo parlando di Daniele Orsato che, nonostante non scenda più in campo, è rimasto a far parte del gruppo AIA.

Anche se in un altro ruolo. Nelle ultime ore, però, stanno facendo decisamente molto discutere alcune delle sue dichiarazioni.

Orsato vuota il sacco, le sue parole non passano inosservate

Dopo il ritiro nel 2025 Orsato è stato scelto come commissario per lo sviluppo del talento arbitrale dell’AIA. Un ruolo che gli piace ma che, ovviamente, è completamente diverso da quello che ricopriva fino a qualche anno fa. L’ex fischietto della sezione di Schio è intervenuto nel corso del “Gran Galà del Calcio ADISCOP” in cui si è fermato a parlare con i giornalisti presenti.

Tanti i temi affrontati come quello della situazione arbitrale italiana. All’evento ha ricevuto numerosi premi per la sua carriera che ha prontamente dedicato alla famiglia che gli è sempre stato vicino: alla moglie Laura ed ai figli Gabriel e William. Sul suo nuovo ruolo ha rivelato che si tratta di un impiego molto complicato rispetto all’arbitraggio in sé. Con tanto di rivelazioni che hanno spiazzato i presenti.

L'arbitro dentro di lui è morto
La clamorosa rivelazione di Daniele Orsato – IlPosticipo.it (Foto LaPresse)

Orsato spiazza tutti: “L’arbitro dentro di me è morto”

Queste sono alcune delle sue parole: “L’arbitro dentro di me è morto, ma è morto nel senso che quando sono tornato a casa dall’ultima partita dell’Europeo dissi ‘ok io l’arbitro l’ho fatto, che l’abbia fatto bene o male non importa però l’ho fatto adesso devo far arbitrare gli altri’ e quindi non cerco Orsato nei ragazzi quando vado nei campi a vederli, cerco però di portare la mentalità che mi è stata insegnata”.

Una generazione, la sua, che ha formato e fornito grandi arbitri italiani. Il merito per Orsato è dovuto a due grandi maestri come Braschi e Collina. Anche se, allo stesso tempo, ha speso parole di elogio nei confronti dell’indimenticato Stefano Farina. Sulla nuova generazione ha dichiarato: “Forse gli mancano questa schiera di dirigenti. Sarà compito dell’AIA trovarli. Abbiamo bisogno di allenatori per gli arbitri per cercare di insegnare a questi ragazzi ad andare nei terreni di gioco, in modo che decidano senza paura“.