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“Accusato di violenza sessuale”: il calciatore professionista l’avrebbe stuprata I Denuncia gravissima: la ricostruzione

Scarpe rosse col tacco
Scarpe rosse per strada, un forma di protesta contro gli abusi sessuali – pixabay – IlPosticipo.it

Nuovo caso di presunta violenza sessuale da parte di un calciatore professionista. La denuncia è da brividi. Svelato tutto.

Se non fosse un giocatore, sarebbe lo stesso, perché quando ci sono di mezzo una violenza sessuale, conta poco il lavoro che si fa. È un reato a prescindere, ma è ovvio che nel mondo dello spettacolo faccia più clamore. Figuriamoci nel calcio, dove i giocatori sono sempre più dei VIP.

Nello sport più seguito e praticato al mondo si agitano ombre inquietanti che nulla hanno a che vedere con il rettangolo verde da gioco. Negli ultimi anni, un numero crescente di calciatori professionisti è finito al centro di accuse di violenza sessuale. Alcune si sono rivelate fondate, altre infondate o strumentali. Ma il fango che si solleva colpisce tutti: accusatori, accusati, tifosi e l’immagine stessa dello sport.

Il calcio, come specchio della società, riflette anche i suoi lati più oscuri. La popolarità e il potere economico di certi giocatori, uniti a uno status quasi idolatrico, possono generare ambienti in cui i confini del consenso vengono fraintesi, ignorati o manipolati. Ma è altrettanto vero che la fama può trasformare chi è accusato in un facile bersaglio, e i processi mediatici spesso precedono e influenzano quelli giudiziari.

Negli spogliatoi e nelle direzioni sportive, il tema resta un tabù. Le società calcistiche, nella maggior parte dei casi, rispondono con comunicati prudenti, sospensioni cautelative o difese d’ufficio. Solo raramente si assiste a una presa di posizione netta. Il timore di danneggiare l’immagine del club e i milioni in ballo nei contratti sembrano prevalere sul senso di responsabilità sociale. Tema scottante, nel quale bisogna andarci coi piedi di piombo per in primis è necessario distinguere tra accusa e colpevolezza.

Oltre ogni ragionevole dubbio

La presunzione di innocenza è un principio cardine della democrazia. E prima di incolpare qualcuno di un crimine così orrendo, bisogna essere sicuri al 100%, oltre ogni ragionevole dubbio, perché l’effetto di tali accuse può essere devastante sia per le vittime che cercano giustizia sia per gli accusati che, se innocenti, rischiano di vedere compromesse carriere e reputazioni senza possibilità di appello.

In un’epoca in cui la credibilità delle istituzioni sportive è messa a dura prova da scandali di ogni tipo, ecco un nuovo caso che rischia di oscurare la bellezza di un campionato equilibrato e spettacolare.

Oumar Solet
Oumar Solet, difensore dell’Udinese – lapresse – IlPosticipo.it

Il nuovo caso

Da Udine un nuovo alert su presunte violenze sessuale da parte di un giocatore professionista, il quale, dopo una serata trascorsa in compagnia e insieme a un suo amico, avrebbero accompagnato una donna in un appartamento in stato di ubriachezza, approfittandone.

La donna ha denunciato il giocatore in questione per stupro, raccontando la sua versione dei fatti alle forze dell’ordine, negando il consenso. Dall’ANSA (ma non solo) sarebbe uscito il nome di Solet. L’indagine scattata, farà luce sulla verità.