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Ancelotti se ne va e nomina il suo erede al Real: “Ha tutte le porte aperte: è tra i migliori al mondo”

Carlo Ancelotti
Carlo Ancelotti, prossimo commissario tecnico del Brasile – lapresse – IlPosticipo.it

È terminato il secondo ciclo leggendario di Carlo Ancelotti col Real Madrid. Peccato per il finale, ma la nomina dell’erede è cosa fatta.

Verrà ricordato come l’allenatore più vincente della storia del club più prestigioso al mondo, il Real Madrid, nonostante un’annata non proprio felice, con quattro Clasicos persi di fila, due sono costati altrettanti trofei: la Supercopa e la Copa del Rey.

Poche le sue colpe. La sciagurata campagna acquisti estiva improntata solo sull’acquisto di Mbappé senza sostituire giocatori del calibro di Kross, ma anche Nacho e Joselu, senza trovare nemmeno quei terzini di cui il Real Madrid aveva tanto bisogno, ha fatto tutta la differenza di questo mondo. A Carlo soltanto il demerito di non aver saputo trovare il giusto equilibrio, peccando in quella fase difensiva dove è stato sempre un maestro. Tant’è.

Per il leggendario Carlo, il futuro gli riserverà qualcosa di inedito, mai provato: diventerà commissario tecnico e si siederà su una panchina speciale, quella della nazionale brasiliana. Il compito che lo attende è tanto affascinante quanto impegnativo: la Seleçao sta attraversando uno dei periodi più bui della sua carriera.

È la prima volta che un tecnico non sudamericano viene scelto per dirigere la nazionale verdeoro dopo più di sessant’anni, a testimonianza della portata epocale di questa decisione. “Abbiamo scelto Ancelotti per la sua esperienza internazionale, la sua capacità di gestire grandi campioni e la sua profonda conoscenza del gioco. Vogliamo costruire un Brasile moderno, competitivo e vincente”. Così il presidente della federcalcio brasiliana.

L’eredità e la sfida

Il Brasile, reduce da un Mondiale deludente e in cerca di una nuova identità, si affida all’uomo che ha vinto ovunque: Italia, Inghilterra, Francia, Germania e soprattutto Spagna, dove con il Real Madrid ha scritto pagine indelebili, alzando 15 trofei: nessun madridista come lui.

Ora dovrà trasferire il suo stile calmo ma deciso in un contesto profondamente diverso, dove la pressione della piazza è altissima e la passione per la maglia verdeoro è totale. Carlo Ancelotti dovrà lavorare con una nuova generazione di talenti, guidare il rinnovamento tecnico e tattico della squadra e portare unità in uno spogliatoio spesso spaccato. E il Real Madrid?

Xabi Alonso
Xabi Alonso campione di Germania con il Bayer Leverkusen, per la prima volta – ansa – IlPosticipo.it

Passaggio di testimone

La luna di miele con questa società non finirà mai, continuerà per sempre. Il Real, come il Milan, sono squadre che mi rimangono nel cuore. Quando la pressione cala, l’affetto aumenta”. Ancelotti saluta così il suo Madrid, prima di passare il testimone a Xabi Alonso, il suo erede.

Ha fatto un lavoro fantastico. Ha tutte le porte aperte perché ha dimostrato di essere uno dei migliori tecnici al mondo e le sue capacità”. Un omaggio non da poco. Una leggenda che impalma il suo successore. Anche questo è Carlo Ancelotti.