“Altre 24 ore e chiudiamo”: Friedkin sbarca a Ciampino, c’è la firma I Ecco il nuovo allenatore della Roma

I Friedkin nella Capitale, sciolti tutti i dubbi. Il presidente della Roma ha deciso l’erede di Claudio Ranieri sulla panchina giallorossa.
Dal loro arrivo nel 2020, i Friedkin hanno rappresentato una svolta silenziosa ma decisa nella gestione della Roma. Il magnate texano Dan Friedkin e il figlio Ryan hanno preso in mano le redini dalla gestione fallimentare dell’era Pallotta, con l’obiettivo di riportare i giallorossi a duellare per la qualificazione in Champions. Un bilancio finora in chiaroscuro.
Ovviamente il fiore all’occhiello dei Friedkin è stato l’arrivo di José Mourinho. Che ha rappresentato il punto più alto dal punto di vista mediatico e identitario: una Conference League vinta, una finale di Europa League sfiorata e uno spirito battagliero che ha fatto rinascere l’amore tra tifosi e squadra. Ma non sono mancati i momenti difficili, tra scontri con la dirigenza e risultati altalenanti in campionato. Soprattutto un finale non degno dell’eredità che ha lasciato lo Special One.
L’avvento di Daniele De Rossi è stato un tocco romantico, un sogno spezzato da Lina Souloukou, la quale ha pensato bene di esonerare uno dei figli di Roma, portando a Trigoria Ivan Juric, tecnico sì preparato ma il cui credo era lontano anni luce dal gruppo squadra giallorosso. Un mezzo disastro.
A rimettere tutto a posto, Claudio Ranieri. Una delle mosse strategiche migliori dei Friedkin. L’allenatore di San Saba ha portato la Roma dalle sabbie mobili della zona retrocessione (o giù di lì) alla lotta per il quarto posto, con una striscia di risultati utili di fila clamorosa nel 2025.
Tra presente e futuro
I Friedkin avrebbe voluto continuare con Claudio Ranieri, ci hanno provato in tutti i modi, ma si sono dovuti arrendere al volli fortissimamente volli smettere del tecnico testaccino. Che a fine stagione lascerà la panchina giallorossa per sedersi in un ufficio tutto suo a Trigoria.
La sua conoscenza dell’ambiente e l’esperienza accumulata grazie a una carriera che ha del leggendario (pensando allo “scudetto” col Leicester) possono rappresentare la chiave di volta della Roma made in USA. Non prima, però, di aver scelto un nuovo allenatore.

Il rilancio dei Friedkin
Dan e Ryan vogliono due cose su tutte: lo stadio nuovo a Pietralata e una Roma stabilmente in Champions League, con un occhio sempre al bilancio. Sul primo punto si è ancora ancora in una fase interlocutoria, ma filtra grande ottimismo. E sul secondo?
È uno dei motivi dell’arrivo di Dan Friedkin a Roma, c’era bisogno del Presidente sul programma e medio termine della roma, tra cui anche scegliere il nuovo allenatore: la lista di Ranieri e Ghisolfi c’è, vanno depennati Allegri, Ancelotti e Pioli. Non Gasperini, Montella, Sarri e Fabregas: per tutto il resto decideranno i Friedkin.