“Mi vergogno, ma lo rifarei”: Buffon ammette tutto dopo anni I Le sue parole restano nella storia

In occasione della presentazione del suo nuovo libro l’ex portiere è tornato su un episodio del passato che ha fatto piuttosto scalpore
Gianluigi Buffon fa sempre parlare di sé nonostante abbia ormai appeso i guantoni al chiodo. Lo storico portiere della nazionale italiana a margine della presentazione del suo nuovo libro “Cadere, rialzarsi, cadere, rialzarsi” avvenuta al Salone del Libro di Torino, ha trattato diverse tematiche della sua vita da calciatore.
Come riportato dal corrieredellosport.it l’ex juventino è tornato sul famoso arbitraggio di Byron Moreno nell’ottavo di finale del Mondiale 2002 contro la Corea definendo la sua direzione di gara “ignobile”.
Successivamente si è lasciato a degli aneddoti su alcuni degli allenatori che ha avuto come Allegri e Lippi. Probabilmente però il più divertente è quello con Mazzone che dopo una partita contro il suo Brescia gli disse: “Oh Buffon, ma che ciao, ma che hai fatto oggi? Oggi me parevi Lazzaro perché ti rialzavi sempre”.
Ilarità d’altri tempi che Gigi ha ricordato col sorriso. Lo stesso che ha avuto in occasione del ricordo di un fatto che lo ha visto protagonista qualche anno fa e che divenne subito virale e oggetto di sfottò sul web.
Buffon e quella frase diventata celebre
Si tratta della famosa esclamazione del “bidone della spazzatura al posto del cuore” riferita all’arbitro di Real Madrid-Juventus, quarto di finale di ritorno della Champions League 2018. Inizialmente ha commentato scherzosamente affermando che sia stato uno dei punti più alti della sua carriera.
Successivamente però ha analizzato meglio il tutto e con la sincerità che da sempre lo contraddistingue ha detto cosa pensa di quell’episodio dopo più di sette anni dal momento in cui si è verificato.

Nessun pentimento e il rammarico per la rimonta sfiorata
Ora che è passato qualche anno mi vergogno di quello che ho detto – ha esordito Buffon. Avevo una certa età, rappresentavo qualcuno, ero il capitano. Però devo anche dire che se tornassi indietro ridirei tutto. In quel momento, riuscire a far sbollire quell’amarezza”.
Infine ha fatto una chiosa su quella squadra che era stata quasi capace di ribaltare lo 0-3 dell’andata Torino sul campo dei Galacticos: “Una rimonta epica, in uno stadio epico, con un gruppo che aveva dimostrato un carattere e un’unione speciale, eravamo dei pazzi e dei sognatori”. Insomma, sempre verace ed autentico anche nell’ammettere di aver agito d’istinto in un momento in cui era sfumato quel sogno Champions League, che non è riuscito mai a coronare nel corso della sua illustre carriera.