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“Rischiano la retrocessione”: assedio dei tifosi, tentata irruzione nel centro sportivo, squadra in pericolo nel pullman

Scontri tra forze dell'ordine e tifosi
Quando il calcio diventa violenza – ansa – IlPosticipo.it

Panico generale nel quartier generale di una nobile decaduta. Attimi di fortissima tensione, squadra in pericolo nel pullman.

La clamorosa retrocessione della Samp in Serie C, ha colto di sorpresa un po’ tutti, il più basso della storia gloriosa di uno dei club più amati d’Italia. Ora una nobile decaduta. Come tante nel panorama calcistico.

Nel calcio, così come nella vita, cadere è facile. Ma rialzarsi? Quella è tutta un’altra storia. E nella storia della Serie A, sono tante le “nobili decadute” che, una volta precipitate in Serie B, hanno faticato o fallito del tutto nel tentativo di tornare nell’élite del pallone italiano. Retrocessioni che hanno fatto rumore, più per il nome sulla maglia che per i risultati in campo.

Negli anni ’80 fece scalpore la retrocessione della Lazio, affondata dallo scandalo del calcioscommesse. Nel 1993 toccò alla Fiorentina finire nell’oblio della Serie B. Ma non finisce qui. Ma anche il Napoli protagonista con Antonio Conte in panchina ha vissuto retrocessioni drammatiche culminate addirittura con il fallimento e la ripartenza dai dilettanti.

E che dire del Torino, che tra promesse e illusioni ha collezionato più retrocessioni che piazzamenti europei negli ultimi trent’anni? Sassuolo a parte, quelli che credono che i cadetti siano solo una “parentesi” per le grandi, si sbagliano di grosso.

Com’è dura l’avventura

La Serie B sempre più spesso è alla stregua di una palude, basta guardare l’ultimo campionato. Samp retrocessa, Frosinone e Salernitana al playout. Palermo e Bari sono finite nel limbo, tra sogni di promozione e bruschi risvegli. Insomma, vorrei ma non posso.

Secondo le statistiche degli ultimi 20 anni, solo una squadra su tre riesce a risalire immediatamente in Serie A. Le altre affondano, cambiano proprietà, allenatori e identità. La retrocessione non è solo una delusione sportiva: è un terremoto economico e gestionale, che genera devasto nei cuori dei tifosi.

Siviglia esultanza
Siviglia, sette finali: sette successi in Europa League – lapresse – IlPosticipo.it

L’ira funesta

In Spagna il Siviglia, proprio lei la squadra che ha trasformato l’Europa League nel giardino di casa sua, rischia di finire in Segunda. La sconfitta contro il Celta Vigo ha provocato l’ora funesta dei tifosi andalusi che rischiano di perdere la Liga proprio nell’anno in cui gli odiati arcinemici del Betis sono approdati in finale di Europa League.

La protesta è andata decisamente oltre i cori, minacce e insulti: alcuni ultrà hanno preso d’assalto il pullman degli Siviglia con sassi ed altri oggetti. Si è arrivati al punto di tentare di entrare nel quartier generale dei Los Rojiblancos, costringe giocatori e squadra a passare la notte lì. Il comunicato di sdegno da parte del club spagnolo, solo un palliativo. Violenza da condannare, per carità: un po’ come certe scelte societarie.