Mister, come fai a tenermi fuori: Spalletti gli dà ragione, il posto in Nazionale è tutto suo
Il Ct della Nazionale italiana sta pensando alla convocazione di un giocatore che ultimamente è stato decisivo con il suo club
Il campionato volge ormai al termine e presto sarà tempo di nazionali. Per l’Italia inizierà il girone di qualificazione al prossimo mondiale, ragion per cui bisognerà farsi trovare pronti. Stavolta non sono più ammessi passi falsi.
In Messico, Stati Uniti e Canada gli azzurri dovranno esserci a tutti i costi anche perché in questi paesi la tradizione nostrana è molto apprezzata sotto tutti i punti di vista. Il Ct Spalletti è consapevole dell’importante onere e sta ragionando sulle possibili soluzioni da adottare.
L’avversario più temibile è la Norvegia di Haaland e il calendario prevede subito la trasferta in Scandinavia il prossimo 6 giugno. Tra vecchia guardia e nuovo che avanza l’ex allenatore del Napoli ha già in mente la base su cui puntare.
Ci sono però alcuni interrogativi da sciogliere visto che ci sono diversi giocatori a limite tra la convocazione e il dover rimanere a casa ad aspettare ancora il loro momento. Tra questi c’è né uno che fino a qualche tempo fa non sembrava rientrare nei piani.
Chi potrebbe chiamare Spalletti per le prime sfide di qualificazione ai Mondiali
Stiamo parlando di Francesco Acerbi, la cui ultima apparizione in nazionale risale al novembre 2023, ovvero alla gara valida per le qualificazioni ad Euro 2024 contro l’Ucraina disputatasi sul neutro di Leverkusen.
Da allora probabilmente più per motivi anagrafici (è un classe ’88) che meritocratici è stato un po’ messo da parte. Dopo le ultime prestazioni superlative e al gol realizzato contro il Barcellona nella semifinale di ritorno di Champions League però qualcosa potrebbe cambiare.
La fantastica parabola di Acerbi nelle ultime stagioni in nerazzurro
Come riporta napolipiu.com Spalletti starebbe iniziando a pensare di richiamarlo. La sua grinta e la sua esperienza farebbero sicuramente comodo ad un gruppo che ha bisogno di una scossa per poter affrontare al meglio le qualificazioni. La posta in palio è troppo alta, dopo due Mondiali di fila saltati anche il terzo sarebbe un vero disastro.
La Federazione e il paese non possono permettersi un altro smacco simile. Dunque è bene badare al sodo e affidarsi a chi nei momenti in cui il baratro sembrava ad un passo è riuscito a rialzarsi e poi a vincere. Una metafora che per Acerbi vale sia in campo che nella vita con l’auspicio di poter dare nuovamente manforte alla causa tricolore.